12 maggio 2009

La legge del contrappasso

Pare che sbarrare la strada agli immigrati e rispedirli al mittente sia cosa buona e giusta perchè così si contrastano le organizzazioni criminali che ce li portano:
Dice il premier da Sharm El Sheik (tra una battuta e l'altra) «sono persone che hanno pagato un biglietto, non sono persone spinte da una loro speciale situazione all'interno di Paesi dove sarebbero vittime di ingiustizie, ma sono reclutate dal mondo del lavoro o del non lavoro in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali».

Ovviamente non ha mai sentito parlare della guerra in Afghanistan, in Somalia, in Eritra.
speriamo solo nella legge del contrappasso: ovvero che un giorno, spinti dalla guerra, dalla fame e dalla disperazione, capiti anche loro di provare l'orrore della traversata.

Tolleranza zero contro i clandestini.
Poi, guardando Report (la puntata sull'evasione), scopri che l'8% dei possessori di barche non percepisce reddito.
Che il 45% dei possessori delle barche hanno un reddito sufficiente solo a pagarne le rate.
Che a breve si farà il terzo scudo fiscale:
sono state annunciate sanzioni pesanti per gli evasori, contemporaneamente il terzo scudo fiscale. Cioè chi ha portato clandestinamente fuori i suo soldi può riportarli in Italia pagando un 7%, è garantito l’anonimato e la protezione. Certo le regole sono importanti ma a raggirale o a farle rispettare sono poi sempre gli uomini che con le loro azioni costruiscono il costume morale e politico della nostra vita pubblica, sulla quale nessun tribunale ha, né può avere giurisdizione.

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