28 giugno 2009

Questo non è gossip

Anche questo non è gossip.

La protesta degli aquilani contro il decreto emesso per la ricostruzione. Non vogliono più sentire promesse: nel corteo compariva un cartello dove le persone chiedevano “100% ricostruzione, più trasparente, più partecipazione”.

Non è gossip il mezzo scontro diplomatico col governo USA, dopo le frasi riferite al presidente del Consiglio italiano col premier israeliano, sulla debolezza della politica estera di Obama. “Dobbiamo gire subito ….”

Non è gossip tacere dell’intervento, inopportuno, del presidente del consiglio italiano a Corfù, all’incontro Nato Russia. Perché l’Italia deve farsi garante del governo russo? Solo per il gasdotto della Gazprom, il South Stream. Un bell’affare anche per l’italiana Eni?

Non è gossip tacere della cena con i giudici della Corte Costituzionale, che dovranno decidere sul suo lodo. Le stesse persone hanno ricusato la Gandus solo perché aveva espresso critiche contro le leggi “vergogna”. Cosa avrebbe scritto il Giornale se alla stessa cena fosse stato presente Di Pietro con De Magistris?

Perché il corriere ha pubblicato l’intervista del signor Rizzoli (tessera P2 numero E 1977) in cui critica l’atteggiamento della signora Berlusconi? Perché ha invece bloccato la vignetta di Vauro? Chiederselo, è fare gossip?

Seguire le inchieste di Bari, Milano sul premier non è gossip. Chiedersi come han fatto tre ragazze sconosciute a finire candidate nel PDL (quali titoli, quali esperienze), non è gossip.

Il governo Cinese da luglio, imporrà l’installazione di un sw di filtraggio (Green Dam), su tutti i nuovi PC. Chi sta aiutando il governo cinese nella sua opera si censura e repressione? L’americana Windows e gli altri grandi big dell’informatica, per cui “pecunia non olet”? Si inizia con la Cina, per proteggere i cinesi dal porno. E alla fine si arriva in Italia, dove con la stessa scusa di contrastare la pedopornografia, si bloccano siti internet. E nemmeno questo è gossip.

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