28 gennaio 2010

La parola lavoro

Perchè con 12 milioni di disoccupati, la questione rischia di esplodere, prima ancora che arrivi la ripresa.

Forse saranno solo slogan, ma l'obiettivo dichiarato per la politica obamiana è quello: creare lavoro.
In Italia, aspettiamo il turno. Dopo le leggi ad personam, la scelta dei candidati e delle alleanze per le regionali, la legge sulla caccia, la stretta al lavoro nero (con quali controlli?), la stretta su Internet (decreto Romani) ...

Nel frattempo, sull'articolo de Il fatto quotidiano dove si parla della crisi di Phonemedia, vediamo ritornare vecchi personaggi reduci di inchieste giudiziarie: come Why Not e Antonio Saladino, amico di Mastella e tanti altri potenti:

I soldi utilizzati per contrattualizzarli provenivano anche dai fondi per i progetti regionali di formazione.
“Nessuno – denunciano i sindacati – vigilava sul loro utilizzo. I finanziamenti in teoria vengono assegnati soltanto se un’azienda è in regola con i Durc (i certificati che attestano la regolarità dei versamenti previdenziali). Invece arrivavano a prescindere ”.

E non si tratta di pochi soldi: undici milioni di euro – raccontano i dipendenti – sono finiti nelle casse di Raf-Phonemedia nel solo 2008.
“Ci sono stati intrecci – aggiungono poi –con la Compagnia delle Opere attraverso Obiettivo Lavoro e Italia Lavoro. Questo accade perché Francesco Saladino, responsabile amministrativo di Soft4Web, società del gruppo Raf di Cazzago, è il cugino di Antonio Saladino (già protagonista dell’inchiesta “Why Not?” di Luigi De Magistris ), leader della Compagnia delle Opere in Calabr ia”.
E adesso? “Facciamo i turni in azienda per mantenere l’occupazione – continua Danilo – siamo una cinquantina di giorno e una decina di notte. Ma dei lavoratori non importa nulla a nessuno”.

Anzi, spiegano, sono in molti quelli che decidono di farsi assumere nell’azienda vicina:
Ai lavoratori Phonemedia viene proposto di dimettersi per essere assunti a Blue call. Così però
perdono il diritto al pregresso. Ma le possibilità non sono molte, e un migliaio di noi ha già accettato”.

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