14 febbraio 2010

La politica dei Cetto La Qualunque

Leggendo le carte dell'ultimo (in ordine di tempo) scandalo che coinvolge i vertici della Protezione Civile (e infanga il valore della maggioranza silenziosa di cui ieri parlava Fiorella Sarzanini sul Corriere) vengono fuori i peggiori tratti dell'affarismo politico imprenditoriale, così ben rappresentati dal personaggio di Cetto la Qualunque.
Il cinismo nei confronti delle vittime di una tragedia:
"- Qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto ogni giorno
- Certo io ridevo stamattina alle tre e mezzo dentro il letto".

Non importa se questi imprenditori non han preso soldi all'Aquila. La domanda è se han preso soldi per altri appalti dallo stato.

L'uso spregiudicato nei rapporti tra imprenditori e politici, il sentirsi al di sopra di controlli, proprio come un gruppo di "banditi". Tutto questo emerge dalle intercettazioni, e si capisce sempre di più perchè il mondo politico cerchi in ogni maniera di limitarne l'uso.

Il ruolo delle donne, considerate solo come pura merce di scambio per favori. Escort o massagiatrici "per avere una ripassata"?
Ruolo che il nostro amato premier ha ritenuto voler sottolineare con una battuta non richiesta col premier albanese, sulle donne in arrivo dall'Albania con gli sbarchi: "solo belle ragazze" per cortesia.

Dal "liquido gelatinoso" emerge un quadro tutt'altro che tranquilizzante sul come vengono gestiti i soldi, i nostri soldi, dalla protezione civile. E il governo, che quei soldi, sempre nostri, li ha erogati per l'Aquila, per il G8 alla Maddalena (ma anche per i lavori della Louis Vitton Cup), per i rifiuti, dovrebbe essere il primo a verificare se quei soldi sono stati spesi bene o se, come in altre occasioni, sono stati aumentati ad arte per favorire l'imprenditore amico, con la catena di appalti e subappalti.

Previa la presunzione di innocenza, ora rimangono due cose sole da fare. Togliere di mezzo il decreto per la Protezione Civile Spa le dimissioni di Bertolaso.
I suoi difensori, anche e soprattuto mediatici, non mancheranno. Tutti nel centrodestra e a nche a sinistra ne parlano come dell'uomo dei miracoli.
Quali?
Le sicariche in Campania sono stracolme.
Il termovalorizzatore di Acerra non è stato completato in tempo.
All'Aquila, oltre ad aver trascurato le scosse premonitrici e gli allarmi dei geologi (vedere la puntata di Presa Diretta dedicata al terremoto), la Protezione ha sì costruito la New Town, ma ancora oggi migliaia di persone sono ospitate sempre a spese nostre, in alberghi.
Delle 70000 persone terremotate solo 16000 cittadini hanno a disposizione una csa provvisoria antisismica.
Si poteva fare molto meglio.
A Gianpilieri, a Messina, ancora dobbiamo capire cosa abbia fatto dopo che già nel 2007 c'era stata una frana. Come sono stati spesi i 3 milioni stanziati? Come si giutificano le 36 morti?
A Paternò, in provincia di Catania, è dovuto intervenire l'esercito per togliere i rifiuti. Non era risolta l'emergenza al sud?

In queste settimane si accumulano tanti casi, troppi, di corruzione per credere alla favoletta del "caso isolato".
A Bologna, in Puglia e nel Lazio con la sanità.
Venerdì un consigliere della giunta Moratti è stato colto in flagrante per corruzione.
Farà compagnia all'assessore Prosperini (quello del cammello) e segue l'arresto e patteggiamento di lady Abelli, per una inchiesta sulle bonifiche in Regione.
E anche il presidente provinciale del PDL a Vercelli: anche qui una storia di mazzette.

Veramente in Italia si sta preparando una nuova Tangentopoli? Una cosa è certa, questa classe politica, sempre più afflitta da conflitti di interesse, casi di corruzione, rapporti con la mafia, non ce la possiamo più permettere.

Ci costa 60 miliardi di euro .
Immaginate cosa potremmo fare con quella cifra? Quanti ospedali (non come quelli mostrati ad Annozero, con le barelle impegnate per i ricoveri), quante scuole ... Altro che i tagli alla scuola, alla ricerca, all'università.
Che poi, a ben vedere, non in periodo di tagli, è ancora più doloroso leggere della spesa per i 131 caccia bombardieri Joint Strike Fighter: 14 miliardi e 500 milioni. Ma l'Italia non ripudiava la guerra?

"Il peggio è alle spalle. Stiamo uscendo dalla crisi, e in modo migliore agli altri paesi europei".
Quante volte lo ripetono i politici della maggioranza nei Telegiornali e nelle trasmissioni?
Eppure basterebbe guardare i dati pubblicati da lavoce.info, le ore di cassa integrazione, le indagini della Banca d'Italia che dicono come la produzione sia in arretrato di cento trimestri.
Poi ci sono i dati sulla disoccupazione, con tante aziende che ne approfittano per delocalizzare.
Assistiamo al passaggio epocale: da una industria che fa produzione, ad una industria di scatole cinesi.

Ma forse, in questo momento, c'è veramente qualcuno che puù permettersi l'ottimismo.
A Lugano la Guardia di Finanza ha tolto i controlli col "fiscovelox" , che riprendevano le targhe delle auto in uscita dai valichi di Chiasso, Brogeda.
Pare che sia avvenuto dopo l'incontro tra Bossi e il leader della Lega dei Ticinesi.
Pare che la lotta all'evasione violi pesantemente la privacy delle persone.

Segnalazioni:
L'aggressione a Rosaria Capacchione.
Durante la presentazione del libro "'O cecato" sul killer dei casalesi Spatola, la giornalista Rosaria Capacchione è stata aggredita verbalmente dalla sorella del latitante Antonio Iovine.

Stasera Presa Diretta si occupa dei tagli alla scuola.




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