21 aprile 2010

E i finiani scoprirono il conflitto di interessi

A Ballarò ieri, la soprendente scoperta: esiste il conflitto di interessi, per cui il capo della maggioranza è anche capo di alcuni giornali.
Giornali da cui quotidianamente partono attacchi (chiamati linciaggi in studio) contro l'opposizione esterna (presunta) e interna.
Ma subito, l'onorevole Bocchino lo usava per attaccare Letta (jr) in studio: "voi non potete parlare di conflitto di interessi, perchè quando siete stati al governo non l'avete risolto ..".
Tocca ricordare che quando uscì la bozza Gentiloni, fu bocciata dall'allora opposizione (di cui Bocchino faceva parte) come atto di banditismo.
E chi di banditismo ferisce, per la legge del cotrappasso, di banditismo perisce.

Nella copertina della puntata, Crozza commentava così la corrente finiana:
"Fini con la sua scissione, crea l'opposizione interna al PDL. Così il ruolo del PD diventa superfluo".

Superfluo: vedi l'iter sulla legge delle intercettazioni. Il governo lima, toglie aggettivi (ma rimane il carcere per i giornalisti), e il PD sta alla finestra a guardare.
Nè sì, nè no. Forse.


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