12 aprile 2010

Report: lo stato dei conti

Report, nell'inchiesta della giornalista Giovanna Boursier, ha cercato di entrare nel meccnismo che regola i conti dello stato.
  • Chi riscuote i soldi dello stato?
  • Cosa è la legge finanziaria, ovvero la legge che pianifica la spesa dello stato?
  • Cosa sono i maxi emendamenti alla legge finanziaria.

Il risultato di questa utile inchiesta è stato il mettere in luce la difficoltà nel leggere i conti .
La poca trasparenza in alcuni suoi aspetti (quanto è efficiente la riscossione dei tributi con
Equitalia) e che i tagli per far rientrare i conti (e l'efficienza che aveva promesso Tremonti nel giugno 2008) non riguardano tutti i settori. Come al solito figli e figliastri.

Chi riscuote i soldi.
Fino al 2006 c'erano le banche, che si sono mostrate poco efficaci e volenterose nel voler recuperare i soldi da multe, mancati pagamenti ecc..
Ora che una società pubblica, Equitalia, che opera per gli enti pubblici.

E che si comporta in un modo che il professore Marco Revelli ha definito "barbaro": ipoteche sugli immobili (anche per importi inferiori a 8000 euro), fermi amministrativi ai propri mezzi.
Per le piccole imprese, spiegava il presidente Cellino, Equitalia è ancora peggio della crisi, perchè li sta mettendo in ginocchio per l'inflessibilità con cui chiede il pagamento delle tasse (chissà se a Parma a qualcuno han fischiato le orecchie).
E spesso le PMI non possono pagare perchè a loro volta è lo stato che non paga loro i lavoro (ma evidentemente, Equitalia non può avvalersi contro lo stato).

Equitalia prende un aggio del 9% su quanto chiede al cittadino e ha dunque tutto l'interesse a portare avanti l'iter burocratico (senza controllare se è il cittadino ad avere ragione e non l'ente pubblico).
Come ad Aprilia, dove la privatizzazione del servizio idrico ha portato le bollette ad un +300%.

Il caso di Frosinone: 10 persone del gruppo sono state rinviate a giudizio, per abuso d'ufficio e frode informatica. Avrebbero nascosto la cartella dell'Icla (80 ml di euro).
Fino al 2006 la riscossione del debito era a carico della Banca di Roma, che aveva delle azioni proprio della Icla: una situazione ai limiti quasi del conflitto di interessi.
Anche su altri enti, Equitalia si è astenuta dal riscuotere il dovuto. E i nomi non si possono fare per motivi di segreto d'ufficio. Tanta reticenza sul riscosso però, non permette di capire quanto il meccanismo funzioni: su 44 miliardi da riscuotere nel 2007, sono entrati 6,7 miliardi.
E oggi?

La Finanziaria.
Leggere i documenti relativi alla finanziaria, ai capitoli di spesa, per risalire a chi spende cosa, è impresa difficile.
Quello che si capisce è che ci sono stati i tagli di Tremonti; che però la spesa corrente è salita. E che altre spese sono aumentate: la spesa di Palazzo Chigi (con personale distaccato persino dalla Siae): per lo show delle case all'Aquila, il 29 settembre si sono spesi 30000 euro in attrezzature tecniche e telecamere. 1500 euro per l'affitto di due computer ...
E poi le mamme devono pagare un contributo alle scuole per i propri figli.

Il maxi emendamento.
Se la legge finanziaria è la legge di correzione del bilancio, i maxi emendamenti sono le norme a corredo, "l'assalto alla diligenza".
Tutti chiedono qualcosina, per far chiudere e approvare il bilancio.
Ci sono spese per gli interventi nel Belice; per le associazioni dei profugli istriani; per le vittime del terrorismo, le associazioni combattentistiche ..

Infine c'è la privatizzazione dello stato:

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Dentro ai cavilli della nuova finanziaria che così com’è forse è anche l’ultima si trovano le basi per una nuova filosofia, che è quella delle società per azioni, che senza controllo parlamentare gestiscono parti dello Stato. Si comincia con Difesa SPA, azionista unico è il Ministero del Tesoro.
La sostanza è: dopo i tagli siete a corto di soldi?
Organizzatevi per recuperare fondi. E saranno tutti vostri! C’è da brindare!

[..]
Con questa logica allora anche il Ministero della Giustizia potrebbe tenere per sé tutti i beni sequestrati o confiscati dalle procure. Ce ne sarebbe abbastanza per modernizzare il sistema – e va bene- ma probabilmente se ne avanzerebbe anche per comprare divani firmati. La funzione del pubblico dovrebbe essere un’altra, che è quella di non continuare a lasciar marcire i suoi patrimoni come ha fatto fino adesso, ma quella di valorizzarli attraverso gli strumenti che ritiene
più opportuni e poi mantenerne il controllo. Se dai marchi, dagli affitti o dalla vendita di un patrimonio che come abbiamo visto questo patrimonio immobiliare è immenso si ricava ben di più di quel che serve per comprare la benzina o altro, non è che lo lascio alla Difesa che magari lo utilizza per farci le parate, lo utilizzo invece, magari lo metto
dove mi manca e cioè dentro la scuola, dentro la ricerca, nella sanità o per finanziare missioni all’estero. In sostanza, in altre parole lo Stato dovrebbe avere la competenza e la capacità di esercitare il controllo su tutte le sue entrate per ridistribuirle poi in modo equo.

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