15 luglio 2010

Non saranno le larghe intese a salvare questo paese

Non saranno le larghe intese a salvare questo paese ...
Ho letto interesse l'intervista a Massimo D'Alema, sul corriere.
«Dalla crisi non si esce con la via giudiziaria: ora governo di transizione»

La via giudiziaria è una cosa.

In attesa che ANM, CSM, e soprattutto il mondo politico faccia la sua parte, la magistratura è quella che al momento sta facendo veramente piazza pulita.
L'intervista è un atto di accusa alla maggioranza, incapace di affrontare le emergenze di oggi.
Ma non ho trovato traccia delle ammissioni delle colpe del partito di cui D'Alema fa parte e le sue stesse.
Chi era seduto alla Bicamerale?
Chi ha fatto poco (o nulla), sul conflitto di interessi?
Chi inciuciava con i furbetti del quartierino?
Chi ha salvato Cosentino l'altra volta alla Camera (risposta, il PD stesso).

Allora è lecito porsi qualche domanda.
Governo di transizione con chi?
Col PDL che fino a ieri applaudiva a Cesare? Con Casini (ovvero Cuffaro, Cesa, Why not ...)?Di transizione verso cosa?

Quali le riforme, quali le regole, cosa si dovrebbe scrivere nel patto sociale con gli italiani?Dopo il '90, arrivoò il 1994.
Cosa ci attende?

Dopo il V-Day di Grillo si scrisse che bisognava temere il vuoto che si sarebbe creato qualora si sarebbe spazzata via la Casta, i corrotti, i pregiudicati e gli inquisiti.Ecco, sta succedendo questo e, oggettivamente, Grillo mi fa meno paura di questo politici.

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