25 agosto 2010

Risparmiateci l'ipocrisia

In un momento di crisi come questo (scuola, lavoro, sanità ..) dove, come da troppi anni, anzichè i problemi di tutti tocca continuare a parlare dei soli problemi di uno, mi da una certa insofferenza ascoltare i commenti e le interviste relative al meeting di Cl a Rimini.

"Meno stato, più società" è lo slogan. Ma senza lo stato, ovvero i soldi concessi dalla regione Lombardia (Formigoni, CL), il meeting si potrebbe fare?
Per non parlare del finanziamento alla chiesa (La questa, la chiama Curzio Maltese).
Capita di assistere pure al botta e risposta tra Matteoli e Cattaneo (assessore lombardo ai trasporti): meno soldi per le regioni, significa rincari. E dare meno soldi ai privati (nella sanità)? O per le feste?

E i banchieri, gli industriali presenti, i politici e ministri (oggi tocca a Maroni parlare di immigrazione e conciliare la sua politica con le parole del papa), non sono tutti al soldo dello stato, ovvero pagati da noi (ricordiamo lo Scudo Fiscale, la tassa sulle banche fatta in Germania e non in Italia, gli sgravi alle imprese e la cassa integrazione)?
Improvvisamente tutti si accorgono dei problemi della classe dirigente, delle cricche.
Come
Passera (Banca Intesa)?

Naturalmente il Passera in questione non è neppure lontano parente del Passera che, già amministratore delegato di Olivetti (poi venuta a mancare all’affetto dei suoi dipendenti), di Poste Italiane (i nostri abbonati ne sanno qualcosa) e ora di Banca Intesa (socia, fra l’altro, del Corriere della Sera in pieno conflitto d’interessi e sponsor del Meeting), appartiene a pieno titolo alla classe dirigente che fa indignare i cittadini, dunque non si sognerebbe mai di sputare nel piatto in cui mangia. Anche perché, in platea, avrebbe potuto imbattersi in uno degli azionisti Alitalia che han perso tutto grazie alla mirabile operazione condotta da Passera nel 2008 per conto del governo Berlusconi, scaricando sui contribuenti la parte marcia della compagnia (un buco da 3-4 miliardi) e regalando quella sana a 15 furbetti dell’aeroplanino. Nell’operazione Passera era contemporaneamente advisor del governo per trovare i compratori giusti e azionista della Cai, la compagnia acquirente della good company. Arbitro e giocatore.

Domandina ai tanti nei liberali che contestano lo sciopero di Melfi della Fiom (e magari anche il diritto allo sciopero): come mai in pochi protestano contro lo sciopero die lavoratori di Tirrenia di fine agosto che causerà diversi problemi ai vacanzieri?

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