08 ottobre 2010

Annozero - non solo odio

Annozero: non solo odio.

Penso che della vicenda della casa di Montecarlo, del cognato di Fini e dei faccendieri a caccia di documenti (o patacche) ne parleremo ancora.
Come se ne parlerà ancora della vicenda dei presunti dossier (e minacce) contro il presidente di confindustria.

Peccato, perchè di argomenti da trattare ce ne sarebbero: a partire dall'intervista dello stesso presidente Fini a Sandro Ruotolo, trasmessa ad Annozero, dove ha espresso la sua visione politica, ha fatto le sue proposte, molto distanti dal discorso di domenica passata del presidente del Consiglio.

A cominciare dal tema del conflitto di interessi e della proposta di privatizzare la Rai: di Rai e di giornalismo ha parlato anche lo stesso Santoro nella sua copertina.

La cacciata di Freccero da Rai4. Il contratto che ancora manca per Travaglio e Vauro. Anzichè indignarsi, sembra che la malattia del "conflitto di interessi" si stia allargando.
Dice Fini nell'intervista: "il conflitto di interessi è un problema vero .. in altre democrazie sono state fatte leggi per regolare il problema in modo stringente".
Il problema del pluralismo, del contraddittorio .. il problema è ben oltre quello degli ospiti in studio e degli applausi.
Che fare? Fuori i partiti dalla Rai. La privatizzazzione proposta da Fini non mi piace: chi garantisce che il privato che compra non porti a peggiorare lo stesso conflitto di interessi?
E poi, siamo sicuri che togliendo la Rai pubblica i cittadino spendano di meno?
Per vedere il digitale si è già dovuto spendere per i decoder e con i nuovi televisori.

Cari colleghi Rai, concludeva la copertina Santoro, è ora di mostrare l'autonomia, di battere il colpo.

La puntata è iniziata con le parole del discorso di Berlusconi a Milano e del pranzo di pacificazione dei magnaccioni a Roma. non so quale dei due sia peggio ..

Da una parte le parole leggermente eversive (se Berlusconi ha le prove di un complotto, lo denunci), la P3 declassata ad una storiella di 4 vecchietti al bar (che tanto storiella non è, come dicono le cronache giudiziarie).
Il mostro della commissione parlamentare su "certi magistrati" (e non quelli finiti nell'inchiesta sulla P3, o nell'inchesta sulle Grandi opere).

A separare Fini da Berlusconi c'è una profonda divisione politica.
Fini è favorevole ad un lodo Alfano costituzionale, ma non a misure punitive nei confronti dei cittadini e dei magistrati. Servono tempi certi nei processi, ma no a norme retroattive.
Niente da fare con la commissione di inchiesta sui magistrati, perchè si lederebbe il principio della separazione dei poteri.
Ma Fini è andato oltre: la maggioranza oggi è composta da 3 (o 4) gambe. Tutte le proposte devono essere concordate in Parlamento (non basta un consiglio dei ministri).
La riforma elettorale: occore ridare la possibilità ai cittadini di scegliere chi votare, e questa proposta non tende a minare la solidità della maggioranza [a meno che non si intenda andare a votare a breve]. Ho fatto a Mirabello autocritica per aver votato il "porcellum" [ma non per aver sostenuto il conflitto di interessi e le leggi vergogna degli anni passati].

Fini si auspica che il governo vada avanti: alla domanda di Ruotolo di commentare la frase di Berlusconi "l'ho trattato come un figlio" la risposta è stata un eloquente "andiamo oltre".

Il primo ospite a commentare è stata l'onorevole Daniela Santanche, che ha da subito criticato l'attuale atteggiamento di Fini. Da dove viene, da Marte? " mi fa impressione sentirlo parlare del conflitto di interessi che è il principio dell'antiberlusconismo .. ".
All'onorevole parole come libertà, pluralismo, concentrazione di potere, devono risultare sconosciute.

E, in merito alla presunta persecuzione giudiziaria nei confronti del cavaliere, ha snocciolato una serie di cifre, da far ridere i polli.
697 pm impiegati .. 109 processi .. 2500 udienze ... 547 perquisizioni ..
Ho fatto un calcolo: 2500 udienze in 16 anni fanno 156,25 udienze all'anno.
Ma sanno di cosa parlano, i berluscones o no?

Rivolgendosi a De Magistris (che ha attaccato più volte durante la trasmissione): "in quale paese due pm sono a capo di un partito" ..
De Magistris la rappresentazione della malagiustizia, un magistrato che non ha concluso nulla, nessuna condanna ..
De Magistris in seguito le ha risposto in quale paese esiste un senatore che da dell'eroe ad un mafioso pluriomicida.
In ogni caso (per dovere di cronaca) vediamo cosa concludono i magistrati di Salerno sui casi Why not e Poseidone, prima di parlare.

De Magistris ha voluto sottolineare come, non solo Fini è favorevole al lodo Alfano, esiste una proposta di legge Pittelli (anche lui finito in qualche inchiesta calabrese) e Labocetta (ex finiano) per istituire una commissione di inchiesta sulla guerra tra procure.

Scoprire oggi il conflitto di interessi fa ridere - concludeva l'europarlamentare - si può avere una Rai pubblica ma libera dai partiti.

Il TGZero ha dato, a modo suo, la notizia sulla decisione della Corte costizionale relativamente al "legittimo impedimento". Tre processi del cavaliere sono lì in attesa di sapere se riprendono o meno.
Il processo Mills, il processo per i fondi neri Mediaset e il processo Mediatrade.
Riusciranno i nostri eroi a salvare il cavaliere dai processi?

I finiani in studio erano rappresentati da Chiara Moroni: anche lei ha ripetuto l'appoggio al lodo Alfano (per garantire la governabilità, come se aver commesso reati e governare siano cose compatibili) ma soprattutto ha ripreso una espressione già sentita.
"Occorre recuperare un rapporto corretto tra politica e magistratura".
Quale?

Maurizio Belpietro ha ricevuto il totale appoggio e la solidarietà da Santoro: ogni volta che un giornalista è a rischio, occorre fare di tutto per proteggerlo.
Commentando Fini, è stato molto chiaro: "usa la giustizia per mettere Berlusconi in difficoltà".
Sulle commissioni: si sono fatte molte commissioni nel passato; Fini stesos ne propose una nel '99 su Tangentopoli. Cosa è cambiato?
Sulla Rai: anche Fini ha nominato qualcuno in Rai.

Ma questa Rai si potrà togliere dalle grinfie del parlamento (e soprattutto del cavaliere)? A sentire la Santanchè "Berlusconi non ha bisogno della Rai", per cui auspica anche lei una privatizzazione.
Eppure le telefonate tra Innocenzi, Masi e soci dicono altro. Come le nomine degli ex Mediaset/Fininvest in Rai.
In merito alla coerenza del presidente della camera, mi ritorna in mente quell'uscita del sottosegretario: “Berlusconi ci vede solo in posizione orizzontale. Tanto non gliela do”.
Cosa è cambiato da allora, onorevole?

La perquisizione a Il giornale.
Le telefonate di Porro e gli sms al capo ufficio stampa del presidente Marcegaglia erano solo uno scherzo o c'era la volontà di mettere pressione su di lei affinchè usasse toni meno polemici nei confronti del governo?

Alcune considerazioni: tutto parte da una inchiesta sullo smaltimento rifiuti, in cui è coinvolto il gruppo Marcegaglia. Porro dice che "sposteremo i segugi a Mantova".
Doveva uscire qualcosa sull'inchiesta, che poi non è uscito?
La Marcegaglia racocnta al magistrato dei suoi timori e delle pressioni ricevute. Parla della telefonata fatta a Confalonieri, che poi a sua volta chiama Feltri (nessuno pensa mai di chiamare Paolo Berlusconi ..).
Confalonieri poi la rassicura "non uscirà niente".

«Dopo il racconto che l’Arpisella mi fece, ho sicuramente percepito l’ ”avvertimento” del Porro come un rischio reale e concreto per la mia persona e per la mia immagine, tanto reale e concreto che effettivamente ci mettemmo, anzi mi misi personalmente in contatto con Confalonieri... Non mi era mai capitata una cosa simile, e cioè non mi era mai capitato che un quotidiano ovvero qualsivoglia altro giornale tentasse di coartare la mia volontà con queste modalità per ottenere una intervista...».

Ha avuto paura di essere la prossima destinataria del metodo Boffo, dopo Fini stesso?
Sulla vicenda di Montecarlo, il presidente della Camera commentava "quante travi negli occhi di altri".
Perchè non si parla delle società off shore del presidente del consiglio?
Delle balle che ha raccontato lui agli italiani?
Dei miracoli che non ci sono stati (l'immondizia in Campania, la ricostruzione in Abruzzo, le tasse e le mani in tasca agli italiani ..).

Corrado Formigli ha poi approfondito un personaggio al momento poco raccontato dell'affaire S. Lucia: quel Walfenzao, commercialista e costruttore delle società nascoste dell'isola.
Come la Atlantis (Betplus) di Francesco Corallo (di cui Il fatto si è occupato ieri): un imprenditore nel settore del gioco d'azzardo, figlio di quel Tanino Corallo, che adesso aspetta il rinnovo della concessione da parte dello stato italiano.
Cosa c'entra Corallo: per avvicinare Walfenzao, la tesi di formigli, i cronisti e i faccendiari in giro, han dovuto avvicinare Corallo e magari prometterlgi qualcosa.

Più ci si addentra nella vicenda S. Lucia, più si scoprono cose poco chiare.
O forse no: "c'è ancora qualcuno in Italia che pensa che la casa non sia di Tulliani?" la Santanchè.
"Ma gli italiani quando comprano la casa usano una società off shore?".
La pagliuzza e la trave, appunto ...

Ne è seguita una fase caotica: tra accuse a De Magistris (lei è mafioso) e un avvertimento poco chiaro di Belpietro alla Moroni ("se non ci fosse Silvio, lei non sarebbe qui .. ognuno fa le sue scelte").

Come spesso accade, gli ospiti in platea sono risultati migliori degli ospiti in studio: come il "contestatore " di Dell'Utri, Lorenzo Ruggiero.
Che chiedeva una cosa semplice "no alla criminalizzazione del dissenso".
Laddove non esiste la possibilità di contestare (nei modi opportuni), è difficile ritrovare poi una parvenza di democrazia.

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