22 dicembre 2010

Il rispetto delle istituzioni


Eccoli qua, quelli che denigrano gli studenti (perchè quelli bravi se ne stanno a casa e non manifestano in piazza).
La protesta contro la riforma Gelmini, quella contro i baroni e le assunzioni in famiglia, come il signor Frati che ha appena assunto il figlio come professore ordinario:
a chi venisse in mente di pensare che, in fondo, se impedice simili inciuci, la riforma Gelmini non deve essere male, suggerisco che a Roma ci sono tre università e che una mano lava sempre l’altra. Impedire d’ufficio consanguinei nello stesso ateneo è una sciocchezza: l’amante, la moglie, il figlio o la cugina un vero barone li mette in cattedra dove c’è un amico pronto a farlo in cambio di un analogo servigio per analoghi amanti, mariti, cugini… Da questo schifo se ne esce solo con una vera e misurabile meritocrazia e con la trasparenza assoluta delle scelte e degli atti: tutto il resto è papocchio.
Come la senatrice Mauro, che ieri al senato ha fatto il suo show pur di far passare il DDL Gelmini.

Ministri come Bondi che si fanno pizzicare mentre fanno i pianisti (e votare per gli altri).

Il presidente del Consiglio che minaccia la Consulta nel caso bocciasse il Legittimo impedimento:
"Se l'11 gennaio la Consulta farà una sentenza contro di me continuerò a governare ma mi difenderò e racconterò agli italiani la vicenda e chi sono i giudici. Non temo questo giudizio perché non ho commesso nulla, in quel caso andrò in tv, in aula e in piazza per fare vergognare chi mi accusa".

Quanto è importante avere il controllo dei media per mazzolare e portare a più miti consigli gli avversari (o quelli non ancora a libro paga).

Infine i 72 milioni spesi per il Mita Resort, alla Maddalena, una delle Grandi opere affidate a Bertolaso. Oggi si legge che l'albergo non si farà più:

Dietro la nebulosa senza fine che avvolge tutto quello che è passato sotto le grinfie della Cricca Balducci-De Santis-Della Giovampaola-Anemome, aleggia un nuovo spettro: e cioè che Mita di qui a poco decida di riconsegnare le chiavi dell'ex Arsenale alla Regione. "Cappellacci (governatore sardo, ndr) se ne sta lavando le mani", tuona il consigliere comunale Mauro Bittu.

Che vergogna.


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