29 dicembre 2010

Nella palude

Attentati veri, inventati e presunti.
La Fiat che sembra volersi fare un sindacato su misura.
Fassino che chiede di firmare: probabile ora una telefonata a Marchionne (abbiamo una azienda?).
Della serie come giocarsi altri voti a sinistra (con questi qua perderemo sempre, il monito di Moretti).

Scriveva ieri Repubblica, e lo commenta oggi Dagospia che in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Francia si producono oggi più auto di quante ne voglia produrre nei suoi piani Marchionne (444mila unità). E il tutto con leggi civili e costi europei.

Inoltre in Germania gli stessi operai percepiscono un salario di 500 euro più alto.
Allora il problema “non è la globalizzazione né la Fiom CGIL che pure qualche suo problemino culturale loha. Il problema sono la Fiat, il suo management e la famiglia che ne mantiene il controllo con l'aiuto di molti soldi altrui”.
Sta passando il principio che si possa tutto barattare norme, tutele e salario, in nome del lavoro.

Napoli sotto l'immondizia e le proteste dei pastori sardi cui è stato impedito di manifestare.

Passo dopo passo, senza che nessuno se ne accorga, si stanno sottraendo a parte della popolazione, parte dei loro diritti. Garantiti dalla Costituzione.

Il diritto ad una rappresentanza sindacale, il diritto a manifestare.

Come per gli studenti, prevale la linea dura. E' la palude. Ma non come dice Bossi.

Infine, lo sdoganamento della bestemmia al Grande Fratello (anche quelle vanno constestualizzate?): pordo di quì, porco di là .. Cosa non si fa per aiutare il padrone.

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