21 gennaio 2011

Annozero: il fidanzato d'Italia

Nella copertina della puntata, Santoro è stato chiaro: era già tutto chiaro con la lettera di Veronica del 2009, dove parlava della banda di finti amici del cavaliere che approfittano delle sue debolezze per offrire le vergini al drago.

“Mio marito è malato e frequenta ragazzine”...

Cosa c'è di chiaro dietro le intercettazioni, le buste piene di soldi con la scritta Silvio B.? Un complotto come dicono i suoi sostenitori, per cui si tratta solo di gesti di aiuto a ragazze bisognose.
E di giudici che vogliono sovvertire il voto.

Ci sono due verità opposte e tocca ad un giudice terzo stabilire cosa è vero; è un diritto di B. rifiutarsi di rispondere e se fosse imputato (al momento è solo indagato) potrebbe imputare la competenza territoriale. Ma solo se segue la via legale e non se continua con la sua strategia mediatica.
Strategia per cui, come si è visto ieri sera con le parole di Belpietro e soprattutto della Santanchè, le escort non esistono. Non esiste la telefonata alla Questura di Milano per Ruby, era solo una telefonata informattiva ("ciao, come stai?") e dunque non eiste concussione.
Non esiste prostituzione e non esiste scambio di denaro, se non l'aiuto di una persona generosa.

E, ovviamente, non esistono nemmeno i pericoli alla sicurezza del premier e delle sue abitazioni: come ha raccontato la testimone A "queste cose le fai in privato .. non con le prime 4 cretinette .. nessuno mi ha chiesto un documento", all'ingresso di villa S. Martino.

Nella puntata sono andate in onda la docufiction relativa alle parole di A., l'intervista a Nadia Macrì, i tentativi di intervistare la consigliere Minetti (quella di "briffare" e "boss dei boss") e le altre ragazze di via Olgettina.
Il racconta della meteorina mancata Hellen Scopel ...

E' una vicenda torbida o un complotto? Questa la domanda di Santoro che ha aleggiato durante la trasmissione.
Qui mi tocca complimentarmi per l'atteggiamento di tutti gli ospiti della trasmissione, per la calma e l'aplomb dimostrati nei confronti del tono, delle parole usate dal sottosegretario Santanchè.
Io non ne sarei stato capace.

Sottosegretario che ha tenuto ad esordire con un attacco per la violenza dei giornalisti (solo quelli di Annozero). "Sono nella succursale della procura di Milano", ha continuato, criticando anche l'aver voluto tirare per la giacchetta la chiesa (cosa che nessuno ha fatto, tra l'altro).
"Noi abbiamo la forza della verità": il suo modo di fare la trasmissione, rivolta a Santoro, è schifoso.
"La dignità delle donne l'avete calpestata peggio di chiunque": insomma, mandare in onda le intercettazioni sulle ragazze significa averle marchiate come prostitute.

E cos'altro sono allora?

Il direttore De Gregorio, con estrema calma le ha risposto che l'Italia, semplicemente, è un paese diverso da quello rappresentato dalle intercettazioni. C'è gente che lavora e non accetta questo tipo di ricatto, cedere la grazia del proprio corpo in cambio di favori.
Noi ci dobbiamo rivolgere alle persone perbene, ai padri che non vogliono che le figlie si prostituiscano, che non si riconoscono in questo modello.

Pigi Battista: se anche un giornalista nel passato contrario alle intercettazioni, specie quelle a strascico (mi ricordo ad esempio una passata puntata di Annozero sul Caso Genchi) si dice preoccupato da quanto esce dalle carte, significa che si è passato il segno.
La storia di pubblico e privato inizia la sera del 27 maggio 2010. Crolla il muro che divide la vita privata dalla vita pubblica di B. con la chiamata alla Questura di Milano, fatta come presidente del Consiglio, su segnalazione di una prostituta brasiliana.
E non è nemmeno vero che vengono intercettati tutti quelli che entrano ad Arcore (Renzi non sarà stato intercettato): invece le intercettazioni si fanno su delle ragazze, in un contesto particolare.

Parole che hanno fatto esplodere la Santanchè:
"ma lei che prove ha di dire che è una prostituta? Lei gode per dire che tutte queste donne sono p...!!".

Negare, negare, negare.
“Mio marito è malato e frequenta ragazzine”...

A seguire Belpietro, pure lui giornalista di quelli che han pubblicato tutto, ma scettico sulle testimoni, poiché alcune si sono contraddette in passaggi diversi.
La procura si è inventata un reato, non esiste concussione e nemmeno il concusso: i poliziotti quella sera hanno fatto quello che dovevano fare. Nessuno è stato indotto a fare qualcosa.
L'indagine infatti stava per essere archiviata - continua il direttore - quando poi è subentrata la Boccassini che a iniziato ad intercettare.

Travaglio ha risposto dicendo che più che di un complotto, si tratta di autocomplotto: B. ha spalancato le porte ai magistrati, facendo entrate tutte quelle ragazze.
Hanno scoperto che Ruby faceva la prsotituta, che c'era una organizzazione che ha investito un bel giro di denari per prostituzione. Dunque le indagini sono state fatte proprio per contrastare questo reato.
La telefonata è un abuso di potere: i poliziotti non possono decidere liberamente, ma devono chiedere al PM (Fiorillo) cosa fare. Invece loro hanno fatto quello che B. voleva. Non solo, ma la Minetti non si è presa cura di Ruby. Se questo è regolare ..

Zucconi, in collegamento dall'America, dove è arrivata l'eco dell'inchiesta. "Sono fatti che si depositano nelle coscienze delle persone". Provate ad andare alla Casa Bianca e dire "mi manda Lele Mora": prossima fermata Guantanamo.
Il problema, concludeva Zucconi, è il paese che non reagisce: perchè l'Italia non chiede la verità? Forse perchè siamo tutti come lui?

Anche per Zucconi, gli improperi della Santanchè.
E anche per Santoro che si è permesso di mandare in onda le parole di Zucconi, l'intervista a Nadia Macrì di Ruotolo: "non si può pagare chi disinforma".

Ma se queste ragazze sono paranoiche, pazze, che vogliono incastrare Berlusconi, come facevano ad avere il numero di B. sul cellulare?

In studio, ad esprimere contrarietà, sdegno anche una poliziotta del Coisp, Alessia, che ha riferito degli agenti di scorta che dovevano fare da taxi per gli ospiti delle feste di B.
"Ma lei ha le prove? Quello che dice è grave ..."

Nemmeno questi episodi, riferiti in forma non anonima, sono mai esistiti.
Vietato dubitare, chiedere conto, chiedere addirittura un comportamento etico e responsabile.
Come diceva Battista rivolto a Belpietro "ma dubitare della versione di B. è persecutorio?"

“Mio marito è malato e frequenta ragazzine”...


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