22 maggio 2011

Le brigate dei moderati a Milano


Diceva Guzzanti, nella sua parodia della Casa della libertà, che noi “facciamo un po' come ca.. ci pare”. Questo devono avere pensato le menti del PDL per ribaltare le sorti delle elezioni a Milano e Napoli.
Se a Napoli hanno proposto una sanatoria sugli abbattimenti delle case abusive, a Milano una bella sanatoria sulle multe.
Proprio non riescono a fare una cosa nel rispetto delle leggi e di rispetto nei confronti di chi le leggi le rispetta (scusate il gioco di parole). Sanno solo promettere, come in un suk arabo.

Infine la grande sorpresa: portare a Milano due ministeri. Quelli padani, della semplificazione (che avrà fatto Calderoli?) e quello del federalismo.
Di questo avevano bisogno i milanesi: non di scuole, di trasporti che funzionano (non è vero che a Milano funzionano bene, come ha detto Feltri ad Annozero), di un comune che si preoccupa dei rifiuti, delle case sfitte o chiuse per i cittadini.

Niente da fare, non ce la fanno proprio. Continuano a ripetere che Pisapia è dalla parte delgi estremisti, che porterà i gay le moschee, i rom, che aumenteranno le tasse.
E anche oggi, la macchina del fango ha fatto il suo dovere, con le due prime pagine …
I milanesi sapranno giudicare.


Due cose, infine: la parola mafia è scomparsa nei dibattiti su Milano. Ne ha parlato il Questore di Milano alla festa della Polizia. Forse perchè attaccare la mafia a Milano sarebbe un autogol? Che ne pensa le Lega della penetrazioni della ndrangheta nel milanese? Dei legami tra esponenti delle ndrine e politici lombardi?

Secondo: il sindaco uscente accusa Pisapia di scappare. Eppure i faccia a faccia ci sono stati, con tanto di colpi bassi. Per quale motivo Pisapia dovrebbe continuare a farsi insultare di fronte alle telecamere?

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