11 luglio 2011

Grandi opere costose e piccole opere utili


La settimana scorsa, a Brienno sul lago di Como (a poca distanza dalla casa di Clooney e a pochi km da dove abito io) è franato un pezzo di montagna, dopo una forte pioggia.
Per un caso non ci sono state morti: ma alcune case sono andate distrutte. La casa di una vita, quella dei genitori.

Ecco perchè in Italia oggi è bene dire no alle grandi opere: perchè sono costose, perchè i soldi da spendere sono pochi e il beneficio per il paese vale tutto l'investimento speso.
Meglio sarebbe concentrarsi sulle piccole opere, diffuse nel territorio, per mettere in sicurezza argini dei fiumi, costoni, zone sismiche, zone alluvionate, case non a norma sismica.

A meno che, piuttosto che il bene degli italiani, ci si vuole concentrare sul bene delle aziende appaltanti, di cui si vogliono tutelare gli interessi.
Perchè il progresso degli italiani non passa necessariamente per un tunnel in Val di Susa (o per il ponte di Messina), specie se poi in Sicilia si viaggia a binario unico e ci sono episodi franosi come quello di Giampilieri.

Sempre in tem,a di rispetto dell'ambiente, ieri era 35 esimo anniversario del disastro dell'Icmesa a Seveso.
Quante altre Seveso abbiamo sul nostro territorio, ancora oggi?

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