30 ottobre 2011

Se si fosse licenziato più facilmente


L'associazione CGIA di Mestre hacalcolato che, se in questi anni di crisi si fosse licenziato più facilmente ci sarebbero stati 700000 licenziamenti e la disoccupazione sarebbe passata dagli attuali 7% (in difetto) all'11%.

Licenziando per la crisi, non si crea più lavoro perché la storia industriale italiana insegna che le aziende scaricano i lavoratori per andarsene all'estero, scaricando sulle spalle della Cassa Integrazione i costi delle persone.
In Sardegna le aziende chiudono perchè strozzate da Equitalia: chiudiamo tutti e vendiamo l'isola ai cinesi (come propone il Crozza Tremonti)?

È irresponsabile lanciare oggi queste proposte
(magari minacciando puredi metterci la fiducia) senza prima delineare bene paletti, costi e misure. In che modo si rende più difficile ricorrere a contratti parasubordinati? Che succede ad un lavoratore che viene licenziato? Il sottosegretario Crosetto a Piazza Pulita parlava di nuove norme del Welfare: non sarebbe comunque a costo zero. Ce lo possiamo permettere?
Irresponsabile lanciare certedichiarazioni sull'Euro: così si perde ancora fiducia. Senza Euro avremmo già fatto la fine dell'Argentina. E se l'euro è stato un bidone, come scrive oggi Feltri, chiedetelo a chi ha aumentato i prezzi nel 2002 e a chi governava in quegli anni.

Irresponsabile non tagliare adesso i costi della politica: Confcommercio ha stimato in 9 miliardi il costo della macchina della politica, sono 350 euro a persona ogni anno.
Non possiamo assumere nella pubblica amministrazione, ma a Palazzo Chigici sono 4600 dipendenti, con un aumento del +4.43 % dei costi.

L'alluvione nella lunigiana e alleCinque Terre  ci ha sbattuto in faccia quali sono i veri problemi: non le grandi opere (quale privato pagherà i costi del ponte sullo stretto?), ma la messa in sicurezza del territorio. Ci sono stati 8 morti, interi paesi isolati.
Dovremmo parlare di questo (e delle eco bombe ecologiche come Malagrotta o Riano), non delle lettere ai giornali dei ministri, non delle lettere dei malpancisti.

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