02 novembre 2011

L'è el dì di mort, alegher!


L'è el dì di mort, alegher! (Delio Tessa)

Stretto tra mercati, Europa, le frondeinterne del partito (anonime) e ora anche Napolitano, il premier dovrà andare al G20 diCannes con qualcosa in mano. Non una letterina, ma impegni precisi.
Già ora è tardi, ogni giorno si perde credibilità e soprattutto soldi per i maggiori interessi che si devono pagare sui titoli. La berlus-tax ci costerà scuole, servizi pubblici, asili, pensioni, salari: rischiamo che, se le cose continueranno con questa piega, sarà il Fondo Monetario a dettare l'agenda politica.

E ora? Serve fare in fretta: ma l'opposizione dovrà digerire tutte le nuove manovre che le verranno imposte con la fiducia? Svendita dei beni dello stato ( i palazzi della politica venduti per poi pagare gli affitti), liberalizzazioni (gli orari dei negozi?), il punto d'Iva, le professioni (anche gli avvocati?), i licenziamenti facili (contro tutti i sindacati?), le privatizzazioni dei servizi pubblici (contro il referendum?). Anche il condono dovrà essere votato con la pistola alla tempia (perchè serve dare una risposta ..)?

Di queste decisioni si dovrebbe anche informare il parlamento (e magari gli italiani), sebbene tra vacanze e ponti, ministri alla sagra della zucca e cavalieri a raccontare barzellette, dubito che ci sia qualcuno dei lorsignori che abbia voglia di mettersi al lavoro (molti andranno a fare la maratona a New York, per la crisi c'è tempo).

Allegri, che è il giorno dei morti!

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