15 dicembre 2011

Razzismo – le radici dell'odio


Razzisti non si nasce, lo si diventa. Lo si diventa ascoltando tutti i giorni in televisione uno dire che gli immigrati stanno invadendo l'Italia, rubano, picchiano, stuprano le nostre donne.
E che siamo noi che dobbiamo difenderci.
Si diventa razzisti quando ascolti politici, anche ministri, dire che gli immigrati non in regola sono clandestini, dunque delinquenti. Che bisognerebbe sparare sugli scafi (purtroppo per il momento la legge lo vieta).
Sono razzisti quelli che propongono (come fece un consigliere a Milano) carrozze del metrò separate per italiani e stranieri.
Classi separate nelle suole, per bambini italiani e stranieri.

Sono razzisti, dunque responsabili del clima di odio e intolleranza quelli che da una parte pensano di difendere le radici cristiane (come se bastasse esporre ilcrocefisso) e poi si dimenticano della carità, dell'aiutare il prossimo, di dare il mantello a chi ne ha bisogno. Quelli che si sono dimenticati che l'egoismo (prima io, poi la mia famiglia, poi i miei conoscenti, e poi basta ..) non è una virtù.

Oggi, dopo i morti di Firenze (i due ambulanti senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, uccisi da un signore che frequentava CasaPound), è tutto un minimizzare, un dissociarsi, uno sviare dalle proprie responsabilità (prima i problemi degli italiani, poi gli altri).
Episodio che segue l'assalto (il pogrom è stato scritto) al campo rom a Torino da parte anche di alcuni tifosi della juve. Stessa scena dell'incendio al campo rom di Ponticelli nel 2008, quando si disse che una ragazza rom aveva rapito un bambino. O dell'assalto al campo rom di Opera nel 2007, vicino Milano.
Eppure certe frasi, certe affermazioni, dichiarazioni, ci sono state.
Eccone una carrellata breve:

“Che cosa facciamo degli immigrati che sono rimasti in casa dopo gli sgomberi? Purtroppo il forno crematorio di Santa Bona non è ancora pronto”.
Piergiorgio Stiffoni, senatore della Lega Nord, a proposito di un gruppo di immigrati appena sgomberati da due insediamenti abusivi a Treviso, 21 novembre 2003.
Sempre lui, in altra occasione:
“Non esiste un Islam moderato. E' impossibile la coabitazione tra cristianesimo e Islam. Se loro decidono, o decideranno di massacrarci a forza di bombe lo faranno. Gli infedeli siamo noi”. 

“Quanto alla vittima, per fortuna è morto, è uno in meno dei loro in circolazione .”
Fabio Rizzi, senatore della Lega Nord, dopo la morte di un nomade in fuga, ucciso da un vigile urbano fuori servizio, 26 novembre 2006.

“La Roma di Prodi , di Rutelli e Veltroni è il regno del terrore e dello stupro. Bisogna rimettere ordine in Italia e nella capitale. Allontanare cladestini e rom”.
Maurizio Gasparri, senatore PDL, 20 aprile 2008.

“Hitler è un uomo che ha lottato per il suo popolo incorrendo, secondo la storiografia ufficiale, in alcune storture”.
Adriano Tilgher, nel 2003, esponente del Fronte Nazionale, già fondatore negli anni 70 di Avanguardia Nazionale con Stefano Delle Chiaie. Nel 2010 è approdato alla Destra di Storace, alle regionali del 2010 alleato col PDL.

Secondo l'ex ministro Bossi i disperati che si avvicinano alle nostre coste “con le buone o con le cattive i clandestini vanno cacciati” (16 giugno 2003, Corriere della sera).

Ma c'è di peggio: “Il progetto mondialista americano è chiaro: vogliono importare in Europa venti milioni di extracomunitari, vogliono distruggere l'idea stessa di Europa garantendo i propri interessi attraverso l'economia mondialista dei banchieri ebrei e attraverso una società multirazziale. Ma noi non lo consentiremo [..] Il disegno dei venti potenti americani non passerà, anche se usano armi potenti come droga e televisioni” (20 gennaio 1999, comizio a Crema).

“Per i delinquenti clandestini pulizia etnica. Pietà l'è morta per chi delinque in Padania”.
Mario Borghezio europarlamentare Lega Nord, 6 febbraio 1999, manifestazione leghista a Reggio Emilia contro la legge Turco Napolitano sull'immigrazione. Già fermato nel 1976 dalla polizia a Ventimiglia con dei volantini in macchina in cui era scritto “Uno, dieci, cento, mille Occorsio”. Magistrato ucciso da Ordine Nuovo.


Per Erminio Boso ex senatore leghista, gli immigrati “bisognerebbe metterli tutti sul nevaio del Monte Bianco: da un lato potremmo contarli tutti bene, dall'altro potrebbero macinare il ghiaccio per fare granatine alla menta” (14 agosto 1997).
In consiglio provinciale a Verona chiede “vagoni appositi per gli extracomunitari e vagoni appositi per i poveri italiani i quali, rispettando le normali regole civili, si siedono e occupano un solo posto” (17 gennaio 2003, Corriere della sera).

Giancarlo Gentilini vicesindaco di Treviso, propose durante una conferenza stampa di far vestire gli extracomunitari “da leprotti, per far esercitare i cacciatori”( 13 ottobre 1999).


Matteo Salvini, consigliere Lega Nord a Milano “I rompicoglioni sono a livello generalizzato. Ma è evidente a chiunque prenda i mezzi che coloro che rendono meno sicuri e meno gradevoli i viaggi sono gli immigrati e i clandestini” (8 maggio 2009).
E poi “I topi sono più facili degli zingari da combattere” (9 aprile 2009, Radio Padania).


Tutte le dichiarazioni riportate sono state prese dal libro “Il partito dell'amore”, edizioni Chiarelettere (link per ordinarlo su ibs), di Mario Portanova.

Nessun commento: