12 aprile 2012

Baffetto


Riuscirà baffetto a convincere la base del partito che lo scandalo del tesoriere è circoscritto a poche persone, le solite mele marce?
Che è in atto una vera pulizia e non la solita operazione di facciata (dove una ordata va giù per essere rimpiazzata da un nuovo gruppo di potere)?
Maroni ci ha provato a Bergamo (dove al posto dello scettro ha avuto in mano la scopa) e ieri sera da Vespa.
Dove ha spiegato come i rapporti con la ndrangheta arrivano solo Belsito e non coinvolgono tutto il partito in modo strutturale, perchè "la responsabilità penale è personale".
Senti parlare Maroni e ti sembra di sentire un Formigoni o un Berlusconi (tutti quelli che finiscono con oni): garantisti con chi conviene, forcaioli con chi sta dall'altra parte (la nera Rosi Mauro, Belsito ..).

Come se bastasse questo, per affrontare la lotta alle mafie. Come se le mafie guardassero in faccia ad un partito, e scegliessero a chi affidare i soldi in base al colore della bandiera.
L'articolo di Fierro e Musolino sul Fatto, di questa mattina, racconta che "Baffetto sapeva", degli affari di Belsito in Tanzania, così come Marco Lillo racconta dei fondi della Lega a The family.

E' questa la pulizia che serve? Non è che ha ragione Bossi quando parla di complotto?

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