27 giugno 2012

La grande coalizione (Le leggi vergogna e le promesse)

Campagna elettorale del 2006, dopo cinque lunghissimi anni di governo Berlusconi, il centrosinistra fa campagna elettorale puntando proprio sull'antiberlusconismo e sulla abolizione delle leggi vergogna
«Dalla Cirami alla salva-Previti: delle leggi ad hoc non salveremo nulla. Toglieremo tutti gli hoc. Perché la legge è uguale per tutti: c'è scritto in tutti i tribunali d'Italia» (Romano Prodi, la Repubblica, 28-10-2005).

«Purtroppo alcune norme, quando le avremo abolite, avranno fatto effetto: chiuderemo le stalle quando i buoi saranno scappati, perché molte leggi sono legate a scadenze precise» (Massimo D'Alema, la Repubblica, 20-10-2005).

«Una volta al governo, faremo subito un provvedimento per sospendere gli effetti delle leggi ad personam e dopo le riscriveremo» (Piero Fassino, la Repubblica, 29-10-2005).

«La Cirielli è una legge a fini privati. È stato compiuto un altro grave strappo istituzionale, è stata approvata un'altra legge ad personam che stravolge il funzionamento della giustizia» (Piero Fassino, la Repubblica, 11-11-2005).

«Fassino ha messo tra le priorità l'azzeramento della legge ex Cirielli e la Pecorella sull'inappellabilità, oltre alla necessità di riformare la depenalizzazione del falso in bilancio. Per quanto riguarda la prescrizione, la proposta dei Ds è quella di congelare i termini del decorso solo dopo l'emissione di una sentenza di condanna, di primo o secondo grado» {Ansa, 14-1-2006).

«Bene il voto della Camera sull'indulto. Ma da solo non basta, occorre al più presto azzerare le leggi ad personam sulla giustizia varate dal centrodestra per tutelare interessi particolari. È un impegno che ci siamo assunti in campagna elettorale e che ora va mantenuto. Per questo ho depositato due disegni di legge: il primo cancella con un semplice tratto di penna la legge Cirami sul legittimo sospetto tornando alle norme precedenti che andavano bene e non avrebbero dovuto essere modificate. Con il secondo vogliamo cancellare la ex Cirielli e ridisciplinare la materia della prescrizione, sostituendo la prescrizione del reato con la prescrizione del procedimento calcolando i termini in ogni singola fase del processo ed eliminando dal conto il tempo perso per espedienti dilatori» (Massimo Brutti, Ansa, 27-7-2006).

«Questa è solo l'ultima delle leggi vergogna: dovremo cambiarla profondamente e sarà utile usare la ramazza» (Gavino Angius, Ds, Ansa, 15-2-2006).
«La Cirami e la Cirielli vanno abrogate e basta: rimetterci le mani è impossibile. Il falso in bilancio deve tornare reato e la Cassazione dev' esser salvata dalla paralisi totale cui la condanna la Pecorella» (Anna Finocchiaro, L'Espresso, 20-7-2006).

«Cancellare le leggi vergogna, a cominciare dalla ex Cirielli e dalla Cirami» (Guido Calvi,Ds , Ansa, 29-7-2006).

«Il problema non è tanto 1 o 2 voti di maggioranza, ma come si organizza un programma strategico sulle cose proposte agli elettori: eliminare le leggi vergogna e accelerare il processo penale e civile» (Luciano Violante, Ds, Ansa, 2-8-2006).

«Ora occorre restituire efficienza all'amministrazione della giustizia e cancellare le pessime leggi vergogna ereditate dal centro-destra, a cominciare dalla Cirami e dalla ex Cirielli. Ed è quel che faremo» (Piero Fassino, Ansa, 4-8-2006). «In Italia esiste una giustizia a due velocità: quella che colpisce i cittadini poveri e quella di chi si può permettere avvocati ricchi e potenti che, oltre ad essere in grado di interpretarle, sono anche in grado di scrivere le leggi. La selva delle leggi ad personam va disboscata» (Massimo D'Alema, Ansa, 13-1-2006).

«Noi ci impegniamo ad azzerare, a strappare via dal nostro ordinamento le leggi volute dal centro-destra, a esclusiva tutela di interessi particolari. L'idea di tenerci alle spalle anche soltanto in parte le leggi ad personam è assolutamente inaccettabile. Vanno azzerate subito» (Massimo Bratti, Ansa, 13-1-2006).

«Un giudizio sulle leggi ad personam l'ha già dato il buon senso popolare, chiamandole appunto ad personam, quindi bisognerà tirarle via. Compresa anche la legge elettorale che ha levato la stabilità al paese» (Romano Prodi, Radio anch'io, 19-1-2006).

«Abbiamo candidato Gerardo D'Ambrosio perché la sua competenza sarà utile al momento di riformare la giustizia. Aboliremo le leggi ad personam, che hanno stravolto l'ordinamento giudiziario» (Piero Fassino, Ansa, 7-2-2006).

«Le leggi ad personam bisogna cancellarle con un tratto di penna: sono contrarie al principio costituzionale dell'uguaglianza di fronte alla legge» (Massimo Brutti, Ansa, 1-3-2006).

«L'elenco delle leggi del governo Berlusconi da abrogare immediatamente sarebbe troppo lungo, ma ci sono alcune gravissime ferite che vanno sanate al più presto: la controriforma della Costituzione, la nuova legge elettorale e le varie leggi ad personam. Dovremo poi intervenire per eliminare gli eccessi della flessibilità, in realtà precarizzazione a vita, introdotti con la legge 30; per correggere la riforma Moratti e il nuovo ordinamento giudiziario, per garantire autonomia della magistratura e una giustizia certa uguale per tutti» (Romano Prodi, Il Corriere Adriatico, 3-3-2006).

«Da buttare completamente ci sono solo le leggi ad personam, fatte per evitare condanne specifiche, come le rogatorie, la Cirielli. [...] Cancelleremo queste leggi che non sono giuste in toto; le altre le esamineremo, alcune le riformeremo profondamente, come la legge sulla scuola e sul lavoro, la cosiddetta legge Biagi: bisognerà migliorarle a fondo, perché hanno veramente punti inaccettabili» (Romano Prodi, RadioSei, 17-3-2006).

«Auspico che in tempi brevi l'Unione presenti le più urgenti proposte di legge per revocare le più devastanti "leggi vergogna" del centro-destra: falso in bilancio, ex Cirielli e inappellabilità delle sentenze» (Vincenzo Siniscalchi, Ds, Ansa, 5-5-2006).

«Sarebbe quanto mai utile e opportuno che in queste ore il governo facesse sapere quali leggi ad personam approvate dalla destra intende rapidamente abrogare. Sarebbe così chiaro che l'indulto non attenua minimamente il rigore etico e giuridico della politica del centro-sinistra» (Piero Fassino, Ansa, 25-7-2006).

«Visto lo sconcerto che si coglie nell'elettorato, serve una svolta, un salto di qualità nella politica della giustizia del governo. Dobbiamo abolire le leggi ad personam della destra e varare una nuova disciplina dell'ordinamento giudiziario» (Cesare Salvi, Ds, presidente commissione Giustizia del Senato, 31-7-2006).

«Le priorità sono: togliere di mezzo le leggi ad personam di Berlusconi. Portare in parlamento una legge sul conflitto di interessi e la riforma della Gasparri» (Francesco Rutelli, L'Espresso, 4-8-2006).

«A oltre sei mesi dalle elezioni il clima intorno alla giustizia è cambiato, ma il bilancio della politica del nuovo governo è insoddisfacente e molte sono le ragioni di preoccupazione, se non di allarme. Poco o nulla è stato fatto sul piano organizzativo per contrastare lo sfascio a cui il precedente governo ha condannato l'amministrazione della giustizia. La sospensione della controriforma dell'ordinamento giudiziario è stata solo parziale e accompagnata da una ristrutturazione arcaica e autoritaria delle procure, dal depotenziamento degli strumenti di controllo del Csm sulle situazioni di sofferenza del sistema, dalla carenza di indicazioni sul nuovo assetto della carriera dei magistrati. E soprattutto manca un progetto, un'idea di giustizia capace di coinvolgere i cittadini e di motivare chi nel mondo della giustizia opera. [...] Occorre abrogare le leggi ad personam varate nella scorsa legislatura, che mortificano il principio di uguaglianza e continuano a produrre effetti devastanti» (documento di Magistratura democratica, Ansa, 21-11-2006).

Fassino aveva pure scritto a Grillo, spiegando che lui non aveva mai detto come la legge sul conflitto di interessi non fosse più prioritaria.

Sappiamo poi come è andata a finire. Le priorità sono state l'intervento in Libano, l'indulto, il decreto sui dossier Telecom, la riforma Mastella (con tanto di magistrati a termine e legge intercettazioni). Tutto il resto, le porcate, sono rimaste.

«Non abbiamo né il tempo né l'intenzione di tenere occupato il parlamento per mesi ed anni a correggere le leggi sbagliate del centro-destra (Giulio Santagata, ministro per l'Attuazione del programma, l'Unità, 19-12-2006).

E ora, possiamo credere a quelli che sostengono che una volta al governo cambieranno la riforma delle pensioni e la legge Fornero sul lavoro?
Specie ora che sappiamo che l'alleanza con grande centro casiniano (Casini, che molte di quelle leggi vergogna ha contribuito a fare) è "cosa naturale", come ha fatto sapere Bersani?
Cosa dobbiamo aspettarci? Il compimento del grande disegno riformista, il patto dei moderati, nel 2013, con Monti al Quirinale e Casini premier?
Amen.

Tutte le citazioni sono state prese da qui, riprese da Micromega numero 94.

Nessun commento: