26 settembre 2012

Il mestiere della politica


Poteva lasciarsi sfuggire l'occassione per difendersi attaccando in televisione, nel salotto di Ballarò, l'ex governatrice Polverini?
No che non poteva.
E ieri sera abbiamo capito quale sarà la sua linea nei prossimi giorni: non sapevo nulla, non conoscevo i candidati, non era mio compito controllare come venissero spesi i soldi pubblici dai gruppi, si rubava anche prima, ho cercato di fare pulizia ma non ci sono riuscita, non è vero che siamo passati da 1 milione a 14 milioni ....
Ieri sera è stata tutta un tirar fuori le carte (alcune magari le ha portate anche alla magistratura), di interrompere chi parlava, di dare lezioni di diritto. Come a Giannini “Sono andata via per colpe di altri, vada a studiare”. A studiare dalla giunta Polverini?
Una giunta dove le commissioni "erano talmente tante che non riuscivano a riunirsi".

Eppure una cosa giusta l'ha detta: non è un problema della sola sua maggioranza. Il Partito democratico dov'era? E il partito di Di Pietro?
E comunque non è un problema della sola regione Lazio: l'ha spiegato bene il giornalista Stella (anche oggi sul corriere), il detto così fan tutti (che così fa arrabbiare la portavoce di Bersani Moretti) non è poi una cosa lontana dalla realtà.
Ci sono i 2100 euro quasi in nero ai consiglieri regionali in Veneto.
C'è la denuncia del senatore Rosso sui consiglieri regionali piemontesi: "Ne ho invitato uno al Sestriere. Ogni giorno andava in Comune
a farsi firmare uno statino. Mi ha detto che così figurava in missione e prendeva 5mila euro in più".

Ce poi la Lombardia, dove i consiglieri del PD non hanno mostrato le ricevute al giornalista de Il fatto, per spiegare come usano i loro soldi pubblici.

E come vengono usati i soldi pubblici?
Il consigliere laziale Cappellaro, sempre a Ballarò "la politica è questo .. congressi, cene".
Questa è la politica nella seconda repubblica: mica risolvere i problemi degli altri, mettersi al servizio.
E' stata più chiara l'altra consigliere, stessa maggioranza, Chiara Colosimo "penso di fare politica perché questo è ormai il mio mestiere".
Il mestiere della politica: dove non conta sapere  impugnare uno strumento, sapere fare qualcosa, avere studiato, aver letto libri.
L'importante è avere presenza mediatica, mostrarsi: per questo serve tanto denaro alla politica. Per i 500000 euro necessari per fare camapagna elettorale in Piemonte (lo raccontava ieri sera Airaudo della Fiom).

Prima di Ballarà, al TG di Mentana un Romiti in versione indignados spiegava al giornalista che "oggi non si vergogna più nessuno".
Nemmeno Romiti.


Update: l'inchiesta di Report del 2008 sui sindacati (e anche allora i conti sugli iscritti non tornavano)

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