23 settembre 2012

Il mostro a tre teste

La puntata di stasera di Lucarelli racconta parlerà di ecomafie, un mostro a tre teste, secondo la metafora dello scrittore giornalista. Un mostro che vive nella Campania che ha raccolto i rifiuti tossici di tutta Italia, che ha ingrassato i guadagni dei clan della Camorra (con la protezione di parte della politica) e distrutto intere zone della regione. Ma anche al nord, nei cantieri dell'alta velocità, sotto l'ospedale di Como e sotto le strade della provincia (così raccontano i pentiti della ndrangheta). A Monza a Desio, con una discarica di rifiuti sorta sotto gli occhi di tutti.

Il titolo della puntata è “Ladri di futuro”: un titolo che non ha bisogno di spiegazioni. Mentre intere generazioni sono costrette ad abbandonare le regioni del sud per trovare un lavoro, intere zone del di quel sud diventano terra bruciata.

Scheda della puntata:
E la storia di un mostro a tre teste che viaggia nel tempo e nello spazio divorando tutto quello che incontraUn mostro che nasce dalle macerie del terremoto del 1980 in Campania ed Irpinia, si nutre di terra, distrugge montagne e paesaggi, costruisce senza regole. E la storia dell’ecomafia che saccheggia l’ambiente, fa crollare le case utilizzando calcestruzzo depotenziato e porta cibi avvelenati sulle nostre tavole. Dal Nord al Sud. Dalle campagne di Desio, vicino a Monza, dove il mostro di notte scava e nasconde tonnellate di rifiuti tossici di aziende brianzole e del Comasco, alla Rifiuti S.p.a., una vera e propria holding del malaffare – imprenditori, politici e camorristi – capace di trasformare la “monnezza” in oro. Affari enormi incrementati anche da quello che mangiamo ogni giorno: il pane cotto nei forni abusivi della camorra, la mozzarella alla diossina, la frutta al percolato, il caffè imposto dalla criminalità, scadente ma più costoso.
Le conseguenze per il territorio e la salute delle persone sono devastanti: l'ecomafia è un mostro che ruba e uccide per sempre il nostro futuro.
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