03 ottobre 2012

Ho visto cose - la giornata nera dei trasporti milanesi

Ho visto persone forzare le porte del convoglio del metrò, per uscire sui binari.
Ho visto gente insultare il personale ATM dentro il gabbiotto.
Ho visto questo povero Cristo prendersi tutti gli insulti, senza sapere cosa fare né cosa dire.
Ho visto gente come me, ferma, sullabanchina della stazione di Palestro (metropolitana 1 di Milano), con un annuncio che ripeteva lo stesso discorso "per prestare soccorso ad una persona nella stazione di Lima, tutta la linea è bloccata..".
Nessuno che spiegava in quanto tempo sarebbe ripresa la circolazione, cosa stava succedendo, chi sarebbe intervenuto. siamo rimasti lì ad aspettare per più di mezz'ora. Anche quando si sono spente le luci, perché è stata tolta corrente sulla linea1.
Ho visto le solite scene all'italiana: lei mi ha mandato a vaffa .. io la denuncio .. sono un avvocato ..
Mi hanno raccontato di tram che si sono fermati alle 18.00, senza arrivare a capolinea.
Del convoglio che si è fermato a Lima, della gente che non riusciva a salire, di una signora che, forse, presa dal panico, ha tirato il freno d'emergenza, che ha bloccato la linea.
Di gente che ha forzato le porte dei mezzi, che si è accalcata sui binari, che non voleva ascoltare ragioni ..
Ieri sera ho visto scene indegne da paese civile: il martedì nero dei trasporti a Milano e nelle altre città d'Italia.
Nell'indifferenza o quasi dei ministri del trasporto (che domenica andavano in televisione a dirci che oggi siamo messi meglio di un anno fa ..), di sindaci, di governatori, di sindacalisti confederali ...

Da una parte i macchinisti, i tramvieri, che scioperano per un contratto (quello degli autoferrotramvieri) scaduto da cinque anni, dall'altra i pendolari inferociti.
Sempre più inferociti. E poi il rimpallarsi delle responsabilità.
Cosa dobbiamo aspettarci le prossime volte: scioperi selvaggi sempre più selvaggi?
Anche la questione del trsporto locale diventerà una questione di ordine pubblico?

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