21 novembre 2012

Loro la chiamano persecuzione

Il comunicato stampa del ministero del lavoro, che commentava la rinuncia del ministro a partecipare alla conferenza stampa:
"Per correttezza nei confronti del Ministro Balduzzi e dei giornalisti convocati - prosegue il comunicato - il ministro Fornero aveva deciso di rispettare l'appuntamento nonostante questa mattina non fosse in buona salute. Di fronte però alla prevaricazione della troupe televisiva nei confronti dei giornalisti presenti e l'insistenza nel voler porre questioni che nulla avevano a che fare con i temi previsti, il ministro Fornero ha dovuto lasciare l'auditorium.
Non si può che stigmatizzare simili comportamenti che nulla hanno a che fare col diritto di cronaca".
 E il commento del ministro Balduzzi:
"Non posso non stigmatizzare - ha aggiunto - questo modo di fare informazione, che impedisce che si possa fare informazione e manifesto tutta la mia solidarietà al ministro Fornero la quale - ha concluso - è oggetto di una vera e propria persecuzione". 
Loro la chiamano persecuzione: va detto però che lo stesso ministero farebbe bene a chiarire cose stanno le cose tra i precari dell'Isfol, per gli esodati (quanti sono, cosa faremo).
Questo gioverebbe al clima che, effettivamente, si sta surriscaldando troppo.
Perchè magari c'è anche prevaricazione, ma di conferenze stampa dove il giornalista non può fare domande e il ministro racconta la solita favoletta del va tutto bene e stiamo sistemando i problemi ne abbiamo abbastanza.

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