19 dicembre 2012

il gioco delle elezioni

Se la Costituzione è diventata un canovaccio per spettacoli dei comici [Marcello Pera], le elezioni democratiche (quelle in cui il cittadino esercita il suo potere) stanno diventando un gioco.
Si vota ad aprile? No, per il PDL non va bene: meglio votare assieme regionali e nazionali, così si evita la doppia o tripla sconfitta.
Ecco allora l'election day: per permettere alla coalizione pro Monti di presentare le sue firme in tempo, il governo varerà una legge per dimezzare le firme necessarie (per Grillo, ma anche per se stesso).

Cosa succede poi: il governo potrebbe presentare una legge sull'incandidabilità dei condannati? Ecco allora che le elezioni ad aprile o marzo non vanno più bene. Berlusconi, per bocca di Alfano, sfiducia Monti, perché ha portato il paese al disastro. E lo stesso ripetono altri esponenti del PDL, come Brunetta (a Servizio Pubblico).
E monti coglie la palla al balzo: mi state sfiduciando? E io chiudo la legislatura in anticipo. E mi presento alle elezioni.
Monti non si candiderà, aveva detto Napolitano, è senatore a vita. Deve rimanere super partes.

“Innanzitutto, il senatore a vita Monti - come si sa - non si può candidare al Parlamento perché è già parlamentare: questo non è un particolare da poco, qualche volta lo si dimentica. Quindi, non può essere candidato di nessun partito, e non può essere comunque, in quanto persona, candidato al Parlamento: è un senatore a vita che ha il suo studio a Palazzo Giustiniani, dove potrà ricevere chiunque, dopo le elezioni, volesse chiedergli un parere, un contributo, un impegno”.
E invece no: Monti, candidato dal PPE europeo, dai mercati, dalle banche d'affari.

Bersani, che si sentiva giù vincitore dopo le primarie, si rende conti chi è la persona cui ha votato la fiducia per mesi (su tasse, pensioni, articolo 18). Non più la riserva della repubblica, ma il suo sfidante.

E il PDL, che prima lo aveva sfiduciato, si riscopre un covo di fedeli montiani. Brunetta compreso. "Se si candida Monti per i moderati, faccio un passo indietro".

Ma non basta: il gioco va avanti. Da una settimana impazzisce su tutte le tv il cavaliere. Hai visto mai che anche stavolta mi votano, a suon di comunisti, tasse da abbassare, i grandi successi dell'era del cavaliere delle libertà?
Forse anche dopo qualche sondaggio, il cavaliere torna sui suoi passi.
Votare in fretta questa legge di stablità? Ma prendiamocela comoda.
Mica parliamo di falso in bilancio o contrasto all'evasione.

Si può anche votare più avanti. C'è ancora qualche illuso da convincere. Berlusconi aspetta Monti. Il PD prepara le primarie, il centro si organizza. I centristi preparano le liste. Il gioco va avanti: la sovranità appartiene al popolo, che la esercita come e quando vogliamo noi.

I malati dell'Ilva, i Fiorito nelle regioni, quelli che si aspettavano una nuova legge elettorale, il pagamento dell'IMU per la chiesa (questa volta salvata dall'Europa), un rilancio dell'economia tramite investimenti pubblici possono aspettare.

Per il momento i soldi dello stato servono alle banche (la garanzia sui bond emessi dagli enti bancari, i Tremonti bond per Mps)  e la Cassa depositi e prestiti si può solo occupare di Telecom, Snam, Eni (le finte liberalizzazioni) e Generali.

Che bella la nostra Costituzione .. nell'attesa della sua entrata in vigore, rimarremo il paese diviso in ricchi e poveri, dei giovani senza lavoro e degli stipendi più bassi d'Europa.

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