30 dicembre 2012

L'offerta politica



In queste elezioni troveremo una vasta offerta per il voto:

il partito dell'usato sicuro, il PD, l'unico tra l'altro che ha fatto le primarie. Almeno quello. Anche se poi, in quanto a rinnovamento e apertura, ha fatto poco. Bersani si ritroverà come avversario lo stesso Monti, che ha appoggiato fino a ieri (e che sperava di integrare coi suoi ministri nel futuro governo) e Casini con cui voleva allearsi.  

C'è la coalition of the willing, il partito dei poteri forti (coi deboli), tutti coperti e allineati dietro l'agenda Monti.
Di certo, questo partito, o movimento, o coalizione, non ci sorprenderà con le sue scelte.

Ci sono i rivoluzionari solitari del M5S: nessuna alleanza, nessun leader ma Grillo rimane il garante. Ancora non ho capito il ruolo di Casaleggio.
Senza Grillo non ci sarebbero state le battaglie su TAV, acqua, nucleare, casta, Parlamento pulito.
Ma devono entrare in Parlamento, prima.

Ieri Ingroia ha accettato la candidatura per il Quarto polo, il raggruppamento a sinistra del PD. Eretici peggio di Grillo.
No tav, lavoro, equità e giustizia sociale.
Ieri il magistrato ha ricordato all'ex collega Grasso, candidato del PD, la sua elezione alla direzione antimafia. Grazie al PDL e ad una legge anticostituzionale. Brutto quando la gente ti ricorda da dove vieni.

E poi l'usato sicuro di Berlusconi e Lega: credo che alla fine troveranno l'accordo. E anche qualche voto. In questo paese la memoria dura giusto il tempo di un orgasmo. 

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