03 dicembre 2012

Report: un quadro della nostra classe politica

La scorsa puntata di Report raccoglieva diverse inchieste, legate assieme dallo stesso filo: la nostra beneamata classe politica che, anziché pensare al bene comune e ai nostri problemi, sembra preoccuparsi solo degli affari suoi e dei suoi amici.

Dall'assegno di reinserimento per gli onorevoli, una specie di tfr esentasse.
Alla privatizzazione Alitalia, col commissario Fantozzi commissariato a sua volta, cui i giudici hanni inviato un decreto per chiedere conto del loro operato (ci sono 35 000 creditori che aspettano).
Ai viaggi all'estero dell'ex premier Berlusconi, per stipulare due accordi con il Montenegro e con la Serbia. Chi ci ha guadagnato?

Infine la proposta di Report, sul come rivalutare quello che oggi è considerato come un costo. Gli anziani.

L'assegno di reinserimento: esiste dal 1975, e dovrebbe permettere il reinserimento nel mondo del lavoro degli onorevoli.
Ma in sostanza, parliamo di una parte della contribuzione che sfugge al fisco (diversamente dai dipendenti pubblici normali). All'estero, in Francia è calcolata con la differenza tra lo stipendio da onorevole e lo stipendio da "civile". In Italia è data anche a onorevoli col doppio stipendio, come Ghedini o Bongiorno, o assenteisti, come Veglione o Barbareschi.
Mastella, per fare un nome, ha preso 307000 euro, per ritornare a fare il parlamentare europeo.

La vicenda Alitalia.
I conti sono ancora in rosso (passati i 3 anni dalla privatizzazione). I creditori ancora aspettano. E per risparmiare sui conti, viene detto ai comandanti di usare meno carburante, quello caricato come "extra fuel", in base al meteo, alla tratta e al traffico.
Alcuni piloti, in forma anonima, parlano di pressioni da parte di Alitalia: con meno carburante, si abbassa il tempo di reazione, se succede qualche imprevisto.
Come quelli di cui ha parlato l'inchiesta, per 3 voli di Ryanair, costretti ad atterrare a Valencia.

Il commissario Fantozzi aveva recuperato cash 252 ml euro e chiesto un'azione di responsabilità nei confronti di alcuni vecchi manager.
Come Mengozzi e Cimoli, su cui la magistratura ha aperto già una indagine.
Fantozzi è stato commissariato, nel luglio 2011 dal governo Berlusconi, e alla fine se ne è andato.
Ai nuovi commissari, i giudici hanno chiesto cosa stanno facendo: i 3 nuovi commissari hanno contestato la relazione di Fantozzi.
Che avrebbe sbagliato nel contestare gli incassi di professionisti e banche quando c'era aria di liquidazione. Sbagliato chiedere anche un'azione di responsabilità.

Non solo, i tre commissari hanno chiesto alla Rai di vigilare su Report affinché non parlasse del decreto pubblico.
"Ma siamo matti?", ha risposto la Gabanelli.
E che fa il ministero di Passera (ex Intesa, advisor della privatizzazione e anche uno degli enti che ha riscosso e che ora dovrebbe restituire)?
il problema è che questo salavataggio è stato gestito dalla politica: quando il commissario ha scritto cose che alla politica non sono piaciute, è stato commissariato a sua volta.

Qui trovate il decreto e anche il pdf dell'inchiesta

L'associazione Italia Montenegro.

Nel 2009, alcuni politici del governo Berlusconi, con alcuni imprenditori, hanno fatto un viaggio in Montenegro.
Per l'accordo Italia Montenegro in cui si dava la possibilità ad imprese italiane di investire in questo paese, governato da un altro amico di Berlusconi Djukanovic.
A2A ha investito 500 ml per prendersi la maggioranza dell'azienda energetica, la EPGC. Non si è rivelato un buon affare per l'azienda comunale, nè per i contribuenti italiani.
E' invece stato un affare per Djukanovic, per la sua banca (del fratello) la PRVA BANKA, per i fondi di investimento montenegrini che possedevano le azioni della società energetica.
Il valore del titolo della A2a è calato (la consob che dice?).
I membri del comitato di sorveglianza della A2A sono stati nominati dalla politica: uno è un giocatore di poker, parente di Gnutti.
Qualche problema per le scarse competenze in materia energetica? "è giusto che la politica sieda nel cda di sorveglianza, per pilotare e sorvegliare".
Si ma se ci capisci poco, cosa controlli?

MILENA GABANELLI – IN STUDIO
Tutta fuffa. È un piacere saperlo, se c’è una municipalizzata che va bene la usi per
fare i tuoi inciuci e poi dai la colpa alla crisi. Ma Brescia e Milano devono continuare a
mantenere la Corte montenegrina, perché se così non è A2a, invece di chiedere
prestiti alle banche per fare i suoi investimenti, può cominciare ad utilizzare gli 80
milioni fermi sulla banca della famiglia del presidente montenegrino. E a proposito di
accordi”tutta fuffa”, ce n’è uno in Serbia fatto dal ministro Scajola che fuffa non è.
Valore stimato 5 miliardi. Obiettivo: costruire centrali elettriche per vendere energia
ad un cliente stavolta sicuro, lo Stato italiano che paga tre volte tanto il prezzo e
vedremo perché. Avrebbero dovuto partecipare le nostre migliori imprese, in quanti lo sapevano? Uno solo.

E' andata meglio all'azienda italiana che ha investito in Serbia, per l'accordo col governo.
Per 15 anni, compreremo ad un valore superiore a quello di mercato, l'energia "Green" dalle centrali idroelettriche serbe.
Quante aziende italiane sono state coinvolte nell'affare (vantaggioso per la Serbia, non per noi forse)? Una è la Seci, del vicepresidente di Confindustria Maccaferri.
Il suo manager, riferimento in Serbia, è l'avvocato Scipione, che ha fatto molte pressioni sul governo italiano per concludere l'affare.

Qui la trascrizione pdf dell'inchiesta

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