06 febbraio 2013

L'allarme carceri (perché non tutti sono uguali davanti la legge)

Oggi il presidente Napolitano è a Milano: in visita a San Vittore ha denunciato l'emergenza carceri «Nessuno neghi la gravità della situazione nelle carceri».

Nessuno la lega.
Specie se si pensa che in carcere non è andato, per intercessione e grazia del presidente il giornalista Sallusti.
Ma ci è invece finita una mamma romena, condannata per il reato di accattonaggio:

Nel lontano 2006 questa donna romena, come tante, chiedeva l’elemosina sui mezzi pubblici insieme a una bambina. Furono trovate dalle forze dell’ordine, e lei fu denunciata per il reato di “accattonaggio con minore”. La cosa inizialmente non ebbe seguito e la denuncia rimase dormiente negli armadi del Tribunale, insieme a migliaia di altre denunce.

Nel frattempo, Don Colmegna aveva accolto nella Casa della Carità questa persona, ospitandola per un lungo periodo e aiutandola fattivamente in un percorso di reinserimento che le aveva permesso di trovare un lavoro onesto e una casa per lei e le sue tre bambine.

Felice conclusione di un percorso di reinserimento sociale? Per nulla…
Negli anni successivi, la legge si è mossa lenta ma inesorabile. Sono state fatte ricerche per rintracciare senza successo Anna (nome di fantasia) che è stata quindi dichiarata contumace (peccato che nel frattempo avesse eletto residenza presso la casa di Don Colmegna). Il processo a suo carico si è quindi celebrato a sua insaputa, ed è stata condannata a sei mesi di carcere. Qualche giorno fa, i carabinieri l’hanno arrestata davanti alle sue tre bambine e l’hanno portata in carcere.

Ulteriore lato assurdo di questa vicenda, è che in Italia nessuno con una condanna sino a tre anni va in carcere, perché nel 99% nei casi vengono applicati i benefici di legge che evitano la carcerazione e prevedono pene alternative, ivi compresa una sanzione pecuniaria. Non è stato cosi per Anna, che tanto si era data da fare per inserirsi nella società trovando un lavoro regolare e mantenendo la sua famiglia.

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