10 marzo 2013

Ci vorrebbe un governo


Sono passate due settimane dal voto. Monti si è eclissato, il Tg1 non gli dedica più nemmeno un servizio. Il professore entrato tecnico a Palazzo Chigi, che si è creduto premier ed è finito riserva della repubblica. Berlusconi, alle prese coi processi e la congiuntivite, sceglie la piazza per attaccare la magistratura e prepararsi alle elezioni.
Grillo e il M5S, che è la stessa cosa, anche dopo essere entrati in Parlamento, si comportano come fossero ancora in campagna elettorale. Che poi è quello cui si stanno preparando tutti, vista la fiducia che l'operazione di Bersani suscita nei partiti. Renzi compreso, nel'intervista di ieri sera già si stava preparando alla campagna elettorale.

Che elezioni saranno le prossime allora? Dai sondaggi e dalla cronaca dei fatti credo che si preparerà uno scontro Berlusconi Grillo, con in mezzo il PD (da solo?) unico a difendere il finanziamento pubblico ai partiti.
È diventato lo specchietto delle allodole, il finanziamento ai partiti, che c'è in Germania e in altre democrazie. Basta toglierlo per risanare i conti e pulire la politica? No, certamente: sarebbe solo un segnale.
Servirebbe altro: il problema è che oggi la gente non ascolta più, non ha più tempo da aspettare, non vuole più sentire parlare di “responsabilità” e rispetto dei conti.
L'elettore grillino, a Servizio Pubblico, è stato chiaro: “dopo Grillo ci sarà il partito dei bastoni”.Serve un segnale di cambiamento, ma quello che vedo oggi, è solo il gridare di slogan buoni solo per tenere buona l'arrabbiatura delle persone.
Non è che la democrazia diretta dei grillini sia necessariamente una democrazia, se serve il 100% per governare, se serve togliere di mezzo i partiti, i sindacati.
Non è vero che democrazia e accordi tra partiti siano un inciucio.
Non è vero che i partiti siano il male e che i giornalisti siano capaci solo di fare propaganda.

Più che il dimezzamento dei parlamentari, spiegava Gramellini nell'intervista di ieri, mi preoccuperei del dimezzamento dei posti di lavoro.

Servirebbe un governo che sia in grado di affrontare questi problemi. Non abbiamo molto tempo.
Un governo serio, non la solita divisione delle poltrone: il senato a Monti, la Camera al M5S ..
Giusto per chiarire la situazione, vorrei raccontare quello che sta succedendo ai lavoratori della Tamburini, a Carugo (Como), un'azienda nel campo dei rivestimenti anticorrosivi.
Il proprietario ha voluto chiudere l'azienda e ha venduto i terreni, nonostante l'azienda sia il leader del settore.
I dipendenti hanno occupato la fabbrica per impedire la vendita dei macchinari e permettere ad altri imprenditori di rilevare la fabbrica.
Niente da fare: i terreni verranno trasformati ad uso residenziale e i posti di lavoro persi.
Non solo: queste persone sono senza stipendio da mesi e senza copertura della cassa integrazione, per problemi burocratico. Mancherebbero i decreti attuativi della riforma Fornero sul lavoro.
Queste persone si sono sentite abbandonate dalle istituzioni: quanti di loro avranno votato Grillo?

Chissà di cosa avranno parlato ieri al forum Ambrosetti, i vari Letta, Alfano, Brunetta e Grilli ...

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