02 agosto 2013

Il re è nudo (e pure condannato)


Da ieri sera si può dire: Berlusconi è un pregiudicato, colpevole del reato di evasione fiscale con frode.
L'ex presidente del Consiglio, anche quando era presidente del Consiglio si è preoccupato dei suoi affari e non di quelli degli italiani.
In un colpo solo la sentenza della Cassazione mostra il re nelle sue imbarazzanti (per noi persone civili) nudità.

Il conflitto di interessi. Tutti gli ingegni per gonfiare le spese e spostare così soldi in società off shore. Le leggi ad personam per bloccare i processi.

Da ieri non solo il re è nudo, ma pure i suoi sottoposti.
Le persone del suo partito, l'esercito (esultante) di Silvio, i difensori dell'ex cavaliere sui giornali. Quelli che hanno spinto per le larghe intese. Pure Napolitano e Letta.

E ora, che nessuno si sogni di toccare la Costituzione.
Da ieri c'è un motivo in più per impedire a questa maggioranza senza arte né parte di stravolgere la nostra Carta.
Il messaggio del presidente, dove si parla di una clima di serenità per le riforme, è semplicemente irricevibile.
Che riforma della giustizia può partorire questa maggioranza le cui sorti sono legate ad una persona condannata con sentenza passata in giudicato?
Perché il bene dell'Italia non passa più, e non deve passare più per un evasore.

Fatevene una ragione.

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