16 marzo 2014

Tu sei il prossimo, di Stefano Tura

Prologo:
Perché l'aveva fatto?Ora tremava di paura. Eppure si sentiva forte, potente, senza limiti.Uccidere.Quante volte lo aveva immaginato. Che cosa avrebbe provato? Rimorso? Pietà? Angoscia? Repulsione? No. Euforia. Leggerezza. Amore. Il viaggio senza fine più corto che avesse mai compiuto.
Adesso era dall'altra parte del confine. Sapeva che non ci sarebbe stato nessun ritorno. E questa mancanza di scelta gli infondeva una grande pace. La strada di fronte a lui ora era dritta, illuminata, senza ombre. Per sempre.
L'allarme per la pedofilia e lo spettro dell'orco che vive in mezzo a noi a molestare i nostri figli.
I lati oscuri di internet, le zone grigie dove questi orchi vanno a condividere le loro insane passioni, scambiandosi immagini e video.
E, ancora, la tendenza a trasformare queste tragedie (le violenze anche presunte sui bambini) in operazioni mediatiche, occupando l'informazione televisiva per fare pressioni su inquirenti affinché trovino il mostro da sbattere in prima pagina.
Tu sei il prossimo è un bel noir scritto dall'inviato della Rai a Londra Stefano Tura, che prende spunto da diversi episodi di cronaca, legati alle sparizioni di bambini.
Come nei precedenti libri dell'autore, il libro è molto realistico nella descrizione della violenza di strada, per la parte ambientata a Londra, come anche nel racconto del lato oscuro dell'uomo.

Racconto che è diviso in due tronconi che, a metà storia, si riuniscono in uno solo, fino ad arrivare al finale ricco di colpi di scena.
Il primo caso è la scomparsa della piccola Leah Martins, a Cesenatico mentre era in vacanza con la sua famiglia.
Di questo caso si occupa Alvaro Gerace, l'ispettore di polizia di Bologna che abbiamo già apprezzato nel precedente “Arriveranno i fiori nel fango” , che impone al suo capo di poter prendere lui le indagini tagliando fuori i colleghi del posto.

L'altra storia riguarda un altro minore, Torino Schakespeare, scomparso dalla sua casa a Manchester, per il suo battesimo di fuoco dentro una gang giovanile del malfamato quartiere di Moss Side. 

Dallo stesso quartiere è venuto su anche il detective di colore Peter McBride, sfuggito al destino di una morte per strada grazie all'aiuto del reverendo Stark, che lo ha accolto nella sua struttura di accoglienza.

Sia Alvaro che Peter, sono poliziotti solitari, battitori liberi, tenaci e insofferenti a gerarchie e “divise”: ma hanno in comune anche un motivo personale per risolvere il caso.
Alvaro, per il ricordo di Olga, la bambina che ha salvato dalla guerra civile in Kosovo e che ha affidato all'amica giornalista Victoria.
Peter deve riscattare la sua infanzia trascorsa dentro una banda di Moss Side, dove ha visto morire troppi ragazzi.

La scomparsa della piccola Leah si presenta subito un caso complicato: se la bambina è stata rapita, come ha fatto il rapitore non ha lasciato tracce? Come mai ha deciso di rapire la piccola nella stanza dove dormiva, prendendosi tutti quei rischi?
Il caso si complica per l'arrivo in Italia della giornalista Tina Carson che, su iniziativa del reverendo Stark (e questo è il primo punto di contatto tra le due storie), trasforma il probabile rapimento in un caso mediatico, per mettere pressione sulla polizia italiana, allo scopo di spostare le indagini alla polizia inglese.

Man mano che Gerace, aiutato dall'amico giornalista Carlo Rambaldi e dall'agente Clarissa de Natale della scientifica, trova una pista interessante, un assassino uccide i testimoni: prima un barista che ha visto una cosa che non doveva. Poi una donna delle pulizie che ha trovato nella stanza di amici dei coniugi Martins, qualcosa che non doveva trovare.

Quel qualcosa porta l'investigatore nel mare nero della darknet:
«Per molti navigare in internet è come fare una crociera», iniziò, «pensano che l'orizzonte e la superficie dell'acqua rappresentino l'intero oceano. Dimenticano la profondità. Esiste un universo di informazioni sommerse che costituisce il contenuto del web invisibile. I più comuni motori di ricerca, Google, per esempio, utilizzano software automatici che raggiungono i siti, catalogano link e creano una specie di mappatura unicamente orizzontale del web. Verticalmente sono del tutto inefficaci. Tutto chiaro fin qui?».Si, credo di sì.«Bene. Se un contenuto viene generato dinamicamente in tempo reale, se non si tratta di un testo o se richiede un'azione specifica per diventare accessibile, come l'inserimento di una password, quella pagina sfugge ai motori di ricerca tradizionali e rimane nel deep web o darknet. Secondo una ricerca pubblicata sul “Journal od Electronic Publishing”, questo livello invisibile contiene la bellezza di cinquecentocinquanta miliardi di documenti, contro gli appena due miliardi indicizzati da Google. Capisci l'enormità della sproporzione?»«In un certo senso ..»
Il giallo diventa un intrigo internazionale e i due poliziotti, si troveranno a lavorare sullo stesso caso: infatti il detective inglese Mc Bride è costretto dal reverendo Stark ad iniziare una sua indagine parallela (e non autorizzata) sul rapimento di Leah.

Per tutti e due l'indagine diventa una lotta contro il tempo contro un nemico oscuro e determinato ad eliminare chiunque si metta sulle sue tracce.
Il finale, coi suoi colpi di scena, darà una risposta a tutte le domande che lettore e investigatori si sono fatti: chi è il burattino che tira le fila della storia, perché quel rapimento, in quella modalità. Ma lascia in sospeso alcuni aspetti.
Non tirate un sospiro di sollievo, perché il mostro è ancora libero.

La scheda del libro sul sito di Fazi editore.
Il book trailer:

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