19 aprile 2014

La torta di Renzi

Renzi ha preso la torta della spesa pubblica e ha cambiato il modoin cui sono state divise le fette: fette più ampie sono state date a quanti finora hanno pagato caro il costo della crisi.
Una fetta minore, rispetto al passata, è stata concessa a quanti nel passato hanno goduto di troppi privilegi. Come se anche loro non facessero parte dello stesso paese.

È ancora presto per parlare di manovra di sinistra, perché bisogna aspettare le coperture, le reazioni in Parlamento e gli effetti finali della manovra (le regioni faranno pagare i tagli ai cittadini o impareranno a spendere meglio i nostri soldi?).
Ma quegli 80 euro sono un bel passo avanti (come le auto blu, gli stipendi dei manager pubblici, i centri di spesa..).

Rimane un altro problema: la torta sempre quella è. Ce ne sarebbe un'altra, che Renzi non ha ancora diviso. La torta della corruzione, dell'evasione, delle mafie: quante risorse potrebbero liberarsi se Renzi riuscisse ad intaccare anche questi problemi.
Ecco allora che, non per far la parte dei rosiconi e dei gufi ma per migliorare le cose, diciamo che c'è ancora molta strada da fare.
Aggredire i patrimoni mafiosi potenziando l'agenzia dei beni confiscati.
Re introdurre il falso in bilancio.
Eliminare la ex Cirielli e aumentare le pene per i reati di corruzione.
Introdurre il reato di autoriciclaggio.


Forza Renzi, allora. E dico proprio Renzi, sapendo che il PD, come partito, queste norme nel passato non le ha considerate.

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