28 maggio 2014

40 anni dopo


Ma dopo 40 anni di inchieste, depistaggi, assoluzioni, annullamenti di sentenze, conti con la propria coscienza (sporca) mai fatti, armadi chiusi, c'è ancora una volontà civile, politica di fare giustizia sulla strage di Brescia?
Non parlo dei familiari delle vittime, delle associazioni come la Casa della memoria, persone come Manlio Milani. Ma del resto dei bresciani, dei lombardi, degli italiani cui dopo tanti anni, sarà rimasto solo un ricordo sbiadito. Chi ha messo la bomba? I fascisti? Le Br?
D'altronde la rai oggi manda in onda il film di Giordana su Piazza Fontana. Come mai? Cosa c'entra? Forse volete dirci che c'è un filo nero che lega le stragi?

Manlio Milani, sulla strage di Brescia, ha detto: "vorrei anche perdonare gli assassini, ma ditemi chi devo perdonare?".
Ebbene, Renzi ha aperto gli archivi sulle stragi degli anni di piombo: la mancanza di giustizia non permette a quei corpi di riposare in pace e ai sopravvissuti di smettere di chiedere verità e giustizia. Di poter perdonare in libertà di coscienza. La mancanza di verità impedisce a questo paese di poter andare avanti, lasciarsi indietro quegli anni bui. 

Sulla strage, i retroscena, i depistaggi, su chi erano le persone morte in quella piazza, vi invito a leggere il libro di Benedetta Tobagi "Una stella incoronata di buio".

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