26 maggio 2014

La nostra grande ricchezza

Premessa: le elezioni europee hanno premiato la speranza di Renzi (e stoppato la crescita del M5S). L'uomo solo al comando, che prima delle elezioni aveva però messo le mani avanti, temendo il botto di Grillo.
Ma ora la campagna elettorale è terminata: l'ora di ricreazione è finita. Ora è il momento di fare i nostri compiti a casa. Da dove vogliamo partire? Dalla legge contro la corruzione che ci metterebbe al riparo per Expo e per le altre tangentopoli?
Da un piano di difesa del paesaggio e per la messa in sicurezza del paese contro alluvioni, frani e terremoti?
Da un piano industriale ed energetico per capire dove investire (e dove smettere di foraggiare in perdita) per creare questi posti di lavoro?
Dal riprendere col piano sulle scuole, da mettere a norma?
La svolta buona inizia da qui, gli 80 euro sono solo l'inizio. Ora Renzi la legittimazione popolare l'ha presa tutta. Qui si parrà tua nobilitate.

L'inchiesta di Michele Buono potrebbe essere di spunto, per capire che direzione prendere, dal punto di vista industriale: la nostra ricchezza non è il petrolio. Le opere d'arte e i beni culturali da soli non possono garantire un futuro per il nostro paese. L'agricoltura è a rischio estinziome. La grande ricchezza del nostro paese è nella nostra inventiva, nelle nostre idee che fanno la fortuna di tante piccole imprese che però, non hanno la capacità di fare sistema, di fare massa.

Il servizio di Report mostrerà come, in una bottega a Rimini, si fanno le moto a mano, su misura, realizzando un prodotto tecnologicamente avanzato.
Siamo noi che realizziamo motori di aeroplano senza fusione.
Grazie alle stampanti 3d, è più semplice realizzare prototipi per nuovi prodotti. Le piccole imprese non hanno più bisogno di grossi investimenti alle spalle, né devono aspettare mesi per la messa in produzione.
Sono tutte tecnologie che se passano nelle mani della gente comune diventano una rivoluzione. Perché rendono la realizzazione di un sogno industriale alla portata di tutti.

E' una tecnologia creata dai progetti open source, come Arduino: una scheda elettronica che viene usata da alcuni studenti americani per creare braccialetti, per aiutare i non vedenti. Arduino è un progetto open source partito da Ivrea.
Arduino è un futuro, mentre la Fiat va all'estero.
E poi ci sono i nuovi modelli per la costruzione urbanistica, modelli di impresa, di sistemi energetici. 
E' una ricchezza enorme che abbiamo in Europa, ma spesso non ce ne rendiamo conto. O comunque non se ne è ancora accorta la politica.
Che ancora insegue le grandi opere, il cemento, lo shale gas...

La scheda della puntata: "LA GRANDE RICCHEZZA" di Michele Buono
L'economia, si sa, ha sempre girato sulle idee, quelle semplici ma geniali, quelle che cambiano il mondo. I soldi seguono le idee e fino a quando non è chiaro queste idee cosa, come e quanto sono in grado di muovere, i soldi restano fermi. La crisi è anche questa. Ci sono in giro nuove idee tipo la lampadina o il motore a vapore, che sono in grado di cambiare le nostre vite? E soprattutto c'è in giro chi è in grado, per preparazione e cultura, di capirle e aiutarne la diffusione?
La società dal basso spinge e ci prova. Il resto toccherebbe alla politica.L’inchiesta di Report firmata da Michele Buono in onda lunedì 26 maggio alle 21.05, è una simulazione: che impatto economico e sociale ci sarebbe se gli esempi migliori di progetti nel campo della manifattura digitale, dei nuovi modelli di impresa, del trasporto, dell’efficienza energetica, dell’urbanistica, della formazione e dell’istruzione, si trasformassero da segnali sparsi di eccellenza in un sistema diffuso e integrato a livello europeo?Ricadute positive immediate di un piano di investimenti decennale in Europa? Aumento del Pil, maggiori entrate fiscali, crescita dell’occupazione e conseguente diminuzione dei costi della disoccupazione, diminuzione del rapporto debito/Pil degli stati insieme a un miglioramento della qualità della vita – calcolano i sindacati che propongono il piano e convengono le istituzioni europee e la Banca europea degli investimenti quando gli si sottopone il progetto.E allora qual è il problema? Tecnicamente è facile creare denaro ma è altrettanto facile bruciarlo e indebitarsi ulteriormente. È una questione di visione politica, di progetti adeguati e di buona ed efficiente amministrazione che li gestisca.
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