28 maggio 2014

Walter Tobagi 1980 - 2014

Un giornalista dovrebbe raccontare la realtà, e dare a chi legge i suoi articoli le chiavi per comprendere i fatti che accadono nel paese. Questo è quello che faceva, coi suoi articoli sul terrorismo, Walter Tobagi. E per questo finì nella lista nera: perché i terroristi temevano la sua lucidità e la sua determinazione. Questo disse uno dei suoi carnefici, Marco Barbone al processo.
Walter Tobagi, giornalista di punta del Corriere della Sera, fu ucciso a Milano il 28 maggio 1980. Questo è quello che scrisse, qualche anno prima, alla moglie. Una specie di testamento:
Se un giorno non dovessi più esservi ti prego di spiegargli [ai suoi figli, ndc] di ricordare. Mi sentirei ancora più in colpa se oggi non spendessi quei talenti che mi sono stati affidati. Ricorda ciò che non sono riuscito a spiegare ai miei figli [..] Al lavoro affannoso di questi mesi va data una ragione, che io avverto molto forte: è la ragione di una persona che si sente intellettualmente onesta, libera e indipendente e cerca di capire perché si è arrivati a questo punto di lacerazione sociale, di disprezzo dei valori umani [..] per contribuire a quella ricerca ideologica che mi pare preliminare per qualsiasi mutamento, miglioramento nei comportamenti collettivi”.La lettera alla moglie (1978)
Walter Tobagi è una delle storie raccontate da Antonella Mascali nel libro “Vi aspettavo”.    

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