04 agosto 2014

Non basta negare

Da l'intervista su repubblica al presidente Renzi:
Scusi, ma quello del Nazareno è davvero un patto scritto?
"Certo".
E cosa c'è dentro?
"Quello che legge negli atti parlamentari sulle riforme".
Troppo facile rispondere così.
"Ma vi pare che io firmi una cosa con Berlusconi e la metta in un cassetto? Questa è la tipica cultura del sospetto di una parte della sinistra. Io ho declassificato il segreto di stato per le stragi di questo Paese, e vado a nascondere un patto di questo tipo? C'è scritto quello che abbiamo messo negli atti parlamentari".
Cosa farebbe se Berlusconi le chiedesse di facilitare l'approvazione di una norma che gli permette di candidarsi alle prossime elezioni bypassando, ad esempio, la legge Severino?
"Non lo ha fatto, non credo lo farà. Del resto la Severino è una legge votata dal PdL e sono certo che sia finito il tempo delle leggi ad personam. Anche perché i percorsi giudiziari sono andati, con tutto ciò che sappiamo. Basta proporre passaggi impropri tra le riforme e le utilità del leader di Forza Italia. Dopo le riforme, torneremo ad essere divisi. Anzi, facciamo le riforme proprio per evitare in futuro di essere costretti a governare insieme".
Primo, gli atti parlamentari sono atti pubblicati sui siti delle Camere. Il patto del nazareno non è un atto pubblico.
Secondo: B. non ha bisogno di candidarsi. L'importante è che nessuno tocchi le sue televisioni e il suo conflitto di interessi.
Nonostante la condanna, Forza Italia mantiene ha ancora uno zoccolo duro di elettori e il suo peso in Parlamento.
Terzo: dopo le riforme, si rischia che chi vince si prende tutto. Ed è questo il rischio che è stato presentato con queste riforme.
Quarto: i documenti desecretati non aiuteranno molto a fare luce sui misteri d'Italia.
Quinto: non serve aggiungere altre leggi ad personam nel patto. Quelle che ci sono e quelle che non si devono fare bastano e avanzano.

Non basta negare l'evidenza per negarla. Speriamo tutti che non servano altre manovre, ma l'ottimismo non basta. Speriamo tutti che le riforme siano il più condivise possibile. Ma se fino ad oggi questo è stato il paese della corruzione e dell'evasione, forse serviva un vero cambio di verso.

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