14 settembre 2014

Sulla depenalizzazione delle droghe leggere in Italia

L'Italia ha in Europa un brutto primato: siamo il paese col più alto consumo di stupefacenti tra i ragazzi sotto i sedici anni.
Colpa della presenza delle mafie che traggono dal traffico degli stupefacenti parte dei loro profitti.
Ma forse è colpa anche delle politiche proibizioniste fin qui messe in atto contro le droghe, leggere e pesanti.
Come la legge Fini Giovanardi del 2006 che equiparava le due tipologie di sostanze e che, anziché bloccare il consumo e contrastare lo spaccio, ha intasato le carceri.
Patrizio Gonnella, attuale numero uno di Antigone, sottolinea gli effetti sul sovraffollamento nelle patrie galere: “24mila persone, il 40 per cento del totale, sono recluse per imputazioni che riguardano una normativa dichiarata illegittima. A chi è in custodia cautelare si applicheranno le norme previste dalla Jervolino-Vassalli, mentre i condannati definitivi potranno richiedere il ricalcolo della pena per incidente di esecuzione”.


Che fare? La Consulta ha dichiarato incostituzionale la Fini Giovanardi, ripristinando la vecchia legge che regolava il consumo di droghe. Si parla, a livello politico, nei dibattiti, della depenalizzazione delle droghe leggere, per togliere almeno la loro vendita dalle mani della criminalità organizzata, e permetterebbe un maggiore controllo della merce usata dai minori.
Sarebbe necessario un dibattito serio, nella società, nelle aule della politica, che tenga conto sia dell'opinione autorevole di quanti hanno per anni contrastato il grande traffico della droga (alcuni di questi magistrati sostengono che la depenalizzazione sarebbe anche un regalo alle mafie), sia tenendo conto delle esperienze degli altri paesi.
È quello che ha fatto Presa diretta nella puntata di questa sera: “L'erba del vicino”
PRESADIRETTA porterà i telespettatori in giro per il mondo per vedere da vicino la lunga onda di depenalizzazione e legalizzazione della marijuana, a cominciare dal Paese una volta il più proibizionista, gli Stati Uniti. In 22 Stati oggi si può coltivare ed usare cannabis ad uso medico e in due Stati, quello di Washington e quello del Colorado, è possibile acquistarla anche solo a scopo ricreativo.Le telecamere di PRESADIRETTA sono andate in California e a Denver, la capitale del Colorado dove l’industria della cannabis sta diventando il settore economico più in crescita di tutti gli Stati Uniti.
 
PRESADIRETTA è stata in Spagna, per raccontare l’esperienza delle migliaia di “Social Cannabis Club”, in cui si può liberamente comprare e consumare marijuana e E in Portogallo, che grazie alla depenalizzazione del consumo di tutte le droghe è diventato il Paese dove si consumano meno stupefacenti di tutta l’Europa.A PRESADIRETTA anche l’Italia proibizionista, che ha un triste primato: è il paese europeo con più alto indice di consumo di droghe tra i ragazzi sotto i 16 anni. Di tutte le droghe. Si chiama “poliabuso” e ha conseguenze devastanti per la salute dei ragazzi.Un racconto dal basso, sull’abuso di sostanze davanti alle scuole e dentro le classi, nelle piazze e nei locali della movida romana. Un racconto duro e mai visto prima. - See more at: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-d749a4fc-4795-449e-818f-3a216ca9fde8.html#sthash.l5BCg11y.dpuf

Lo speciale sull'Uruguay: “Uruguay - Marijuana di Stato”

L’Uruguay è il primo paese al mondo ad aver totalmente legalizzato il consumo della cannabis, dalla produzione alla vendita. Il paese della marijuana di Stato. Un mercato illegale, che solo nel piccolo Uruguay valeva tra i 30 e i 40 milioni di dollari e adesso grazie all’intervento dello Stato, sarà sottratto alle mani della criminalità organizzata. Sabrina Carreras ha intervistato Julio Calzada, segretario della Giunta nazionale sulle droghe del governo 

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