20 novembre 2014

Quelli che pensano ai posti di lavoro

E' tornato pimpante da Brisbane: mi chiedo se avrà tempo di proccuparsi di Genova, Carrara, Terni, Tor Sapienza ...
Di certo, i sindacati (come i gufi, come i professoroni) sono in cima ai suoi pensieri.
Come anche Berlusconi e Verdini. Dal sito del corriere:
Il premier interviene sulle riforme, sul Jobs Act e sullo sciopero annunciato dai sindacati: «Scioperano? Contenti loro: io mi preoccupo di creare posti di lavoro»

Ma è proprio vero quello che dice? Dal Fatto Quotidiano del 19-11

MATTEO E LA VERITÀ SUL DL POLETTI AD APRILE, la disoccupazione aveva “i giorni contati”. Sabato, invece, il premier ha detto che i posti di lavoro “creati dal governo
sono 153 mila”, merito del “decreto Poletti ”. Non è così: sono saliti di 70 mila unità, grazie al calo degli “inattivi”(chi non cerca lavoro). Il mercato del lavoro sta quindi migliorando? La Cig cresce inarrestabile (a fine anno sarà di un miliardo di ore) e a settembre si è toccato il record di disoccupati (12,6%). Da inizio anno frenano le retribuzioni (-0,3%) e la “Garanzia Giovani” è naufragata. Per la Cgil, più di 400 mila contratti dell’ultimo trimestre sono durati un giorno e 900 mila meno di un mese. Merito - in effetti - anche del decreto Poletti.

Stai sereno Matteo. Stai felice. Noi un po' meno.

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