11 gennaio 2015

I tesori che non sappiamo valorizzare

Un ex ministro di questa nostra (fragile? Infelice? Sfortunata?) democrazia aveva detto che con la cultura non si mangia.
Era il ministro dell'economia di un governo che aveva dovuto cedere il posto ai tecnici, vittima dello spread, della sua debolezza e delle sue incapacità di governare.
Con la cultura non si mangia.
Noi siamo la patria con la maggiore concentrazione di opere d'arte. Un immenso museo a cielo aperto.
Noi siamo il paese di Pompei, di Venezia, dei carrugi di Genova, delle chiese romaniche di Milano, della Firenze medioevale e rinascimentale.
La Roma della grande bellezza.
Ma non finisce qui il nostro tesoro: fuori Milano potete andare a visitare la reggia di Monza e il suo parco (il più grande parco cintato d'Europa). A Firenze non ci sono solo gli Uffizi da visitare. Ogni angolo della città ha una sua storia da raccontare.
A Roma basta scavare un attimo, per portare alla luce reperti e testimonianze del nostro passato.
E che dire delle bellezze naturali?
Il parco delle cinque terre in Liguria.
La penisola sorrentina in Campania.
La Sicilia che abbiamo visto nei film con Montalbano.
Le coste della Calabria, tra cielo, colline e mare.

Purtroppo, con la cultura questo paese non riesce a mangiare. Non riusciamo a valorizzarle, non riusciamo nemmeno a proteggerle più, per consegnarle agli italiani che verranno dopo di noi.
Questa sera Presa diretta parlerà del nostro tesoro più importante: il nostro ambiente, unico al mondo, i nostri paesaggi, che altri paesi non hanno, i nostri borghi abbarbicati sui monti. Il nostro patrimonio culturale è anche questo (non solo i grandi musei), questi dovrebbero essere i nostri riferimenti come cittadini italiani.
Tesoro Italia è il titolo di una puntata dove i giornalisti di Preda diretta mostreranno le immagini del paese dalla Liguria, devastata dagli alluvioni del 2011 e del 2014.
Alla Calabria dove la terra frana per la mancata prevenzione e per le concessioni edilizie concesse con troppa facilità

La scheda della puntata "Tesoro Italia":
PRESADIRETTA torna in onda con un’inchiesta dedicata al dissesto idrogeologico in un viaggio che attraversa il paese da sud a nord, dalla Calabria fino alla Liguria.
Le telecamere di PRESADIRETTA denunciano come sotto le frane non restano solo case, scuole, strade, ma il futuro stesso dell’Italia.
Un tesoro di potenzialità che potrebbe produrre ricchezza e posti di lavoro: l’arte, il cibo, l’agricoltura, il paesaggio se solo fossero difesi e valorizzati, renderebbero più ricco il nostro paese.
PRESADIRETTA è tornata anche in Liguria, due mesi dopo l’ultima, tragica alluvione. L’economia della città di Genova e’ in ginocchio, le coltivazioni di basilico Dop sommerse dal fango, la floricoltura di Albenga distrutta.
Abbiamo speso solo 2 miliardi di euro in prevenzione di frane e alluvioni negli ultimi dieci anni. Ne abbiamo spesi piu’ di 60 per riparare i danni di quelle frane e di quelle alluvioni. L’enorme divario tra queste due cifre e’ la causa principale dei 5mila e passa morti che l’Italia piange dal 1950 e degli oltre 4mila casi tra frane e alluvioni.
A chi conviene gestire in regime di eterna emergenza la fragilità del nostro territorio? Perché invece non puntare sui tesori che già abbiamo, il bello, la cultura, l’arte, e metterli al centro dell’agenda politica?

Il nostro patrimonio è questo: su questo dovremmo puntare le poche fiche che ancora ci rimangono da spendere. Altro che volano di Expo, o le trivelle nel sud del paese.
O il cemento per rimettere in modo la cattiva edilizia che tanti danni ha già fatto al paese.
O il gestire i problemi di questo paese (le frane, gli alluvioni, lo stato delle scuole ..) sempre e solo in emergenza.

Il promo della puntata

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