24 marzo 2015

Chi è legittimato a fare cosa

Il ragazzo ieri era in forma, probabilmente perché si trovava davanti i giovani virgulti dell'università di confindustria.
Quelli che dovrebbero essere cresciuti a merito, libero mercato e concorrenza.

A loro, il ragazzo, ha dato una lucida lezione sulla sua concezione di democrazia.
Quella forma di governo dove chi governa ha il diritto / dovere di prendere delle decisioni, quelli che parlano di deriva autoritaria sono solo pigri,
E poi i soliti riferimenti alla palude e al fatto che l'esecutivo  deve rispondere alla pubblica opinione.
“Trovo avvilente che non si ricordi una cosa banale: in un sistema chi è stato legittimato a decidere non è un dittatore, anzi se non lo fa siamo davanti al tradimento della democrazia. Vorrei togliermi un sassolino riguardo a coloro che parlano tutti i giorni di deriva autoritaria delle riforme – ha detto il presidente del Consiglio – deriva autoritaria è il nome della pigrizia di chi lo dice”.
L'errore di fondo è confondere l'azione di governo con l'indice di share, che indica il gradimento televisivo.
La nostra è (e fino a che non si cambiano in modo esplicito le sue forme) una repubblica presidenziale: le leggi le fa il Parlamento e il governo attraverso i suoi DDL e i decreti.
Il governo e il parlamento rispondono poi ai cittadini, dopo. Sempre che i cittadini abbiamo gli strumenti per poter giudicare e prendere delle decisioni.
Se al cittadino non arriva un'informazione indipendente e corretta, torniamo sì ai tempi del duce.
Quello che controllava tramite il suo ufficio a Palazzo chigi tutti i giornali.
Quello che inondava attraverso la radio le case degli italiani coi suoi discorsi.

Tanto per dire, chi ha finanziato le cene elettorali del PD?
Cosa c'è scritto nel patto del Nazareno?

In ogni caso, oltre al potere esecutivo e legislativo, c'è quello giudiziario: nel passato la tentazione a non voler sottostare al giudizio dei pm l'ha avuta anche B.
Solo chi è eletto può giudicarmi.

Ora, noi cittadini italiani che ci siamo visti propinare la finta abolizione delle province, la finta abolizione del Senato, il jobs act che toglie diritti (e fa finta di darne), la responsabilità civile dei magistrati, non vorremmo più sentirci presi in giro.
I miliardi persi per le grandi opere, i miliardi che spariscono nei paradisi fiscali (e scopriamo che un ex ministro come la Severino sta difendendo la apple nella vertenza con l'agenzia delle entrate)... quando verranno restituiti?
Mai, noi italiani che paghiamo le tasse non verremo mai risarciti di questo furto. La legge sulla prescrizione slitta, il falso in bilancio non si vede, l'anticorruzione languisce da qualche parte.
Gazebo del PD con le bandiere di FI e PD che sventolano assieme, primarie del centrosinistra ad Agrigento dove vince il candidato di destra ...
Come si può capire, il problema non è solo prendere delle decisioni (o lanciare degli slogan come quello sulle ferie degli studenti). E' anche cosa si decide.

Ovvero non solo chi è legittimato a fare cosa, ma anche per conto di chi.
Tanto per esser chiari: io, alle elezioni del 2013, avevo votato per un altro candidato presidente, per un altro programma e per un'altra maggioranza.
Come a dire, visto che governate con quella maggioranza e con con quel premio di maggioranza, not in my name!!

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