24 marzo 2015

La concezione del lavoro e della scuola

Tre mesi di vacanza sono troppi, dice il ministro Poletti (che dovrebbe occuparsi di lavoro e non di scuola).
Facciamo che un mese in estate li facciamo lavorare.

"Non ci dobbiamo scandalizzare se per un periodo i nostri giovani fanno un’esperienza formativa nel mondo del lavoro"
E ha anche aggiunto: non c'è nulla di strano “se un ragazzo lavorasse tre o quattro ore al giorno per un periodo preciso durante l’estate, anziché stare solo in giro per le strade”.

Siccome, dice la vulgata popolare, non c'è il lavoro per gli italiani (adulti), che razza di lavoro andranno a fare i giovani italiani?
Verranno pagati?

Dunque, anziché tenere le scuole aperte d'estate per fare formazione, laboratori, approfondimenti, mandiamoli a lavorare. Non si sono i soldi per tenere aperte le scuole nemmeno di sabato....

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