13 aprile 2015

Perché l'Alligatore beve Calvados

Dopo aver letto l'ultimo romanzo di Massimo Carlotto, con l'Alligatore, sono dovuto ripartire da dove tutto è cominciato. Il primo libro della serie: "La veritàdell'Alligatore", che sto terminando e a breve scriverò una recensione.
Si capiscono tante cose della vita di questo investigatore privato: a cominciare dalla sua passione per il Calvados.


Cherchez la femme:
Il grande amore della mia vita io l'avevo già incontrato ma mi aveva lasciato mentre scontavo l'ultimo anno, in semilibertà.
Mi aveva scritto una lettera dalla Bretagna, poche righe: Mi fermo qui. Un altro paese, un'altra vita, un altro uomo. Non ti amo più e ti dimenticherò. Buona fortuna ..Credetti di impazzire e appena potei andai a cercarla. Ero certo di convincerla di riuscire a tornare con me. La trovai in una trattoria di Brignogan, intenta a mangiare ostrighe e bere chablis in compagnia di un tizio che non mi assomigliava affatto.
Non mi vide entrare. Era troppo occupata a essere innamorata.Notai che si era sfilata una scarpa, il suo piede accarezzava una gamba dell'uomo.Mi avvicinai al banco. Le mascelle erano così serrate che non riuscii a ordinare nulla.L'oste mi squadrò, poi mi sorrise e mi mise davanti una dose abbondante di un liquore ambrato.Le mani mi tremavano e dovetti usarle entrambe per portarlo alle labbra. Bevvi a piccoli sorsi. Mi sentii meglio. Molto meglio.«Cos'è?» domandai, indicando la bottiglia.«Calvados» rispose, con fare complice.

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