02 settembre 2015

Fiesta

Al presidente è riuscita un'altra magia: aver spostato il baricentro del discorso dai numeri e dalla realtà, alla sua narrazione. I numeri forniti dall'Istat su lavoro e PIL sono stati usati ai fini dello storytelling: l'Italia riparte, è la volta buona, viva le riforme.
Ieri è stata una grande giornata per Renzi e per i renziani. Specie quelli da tastiera.

Vai a spiegare, in 140 caratteri, che la disoccupazione cresce ma per gli over 50 e grazie alla Fornero:
"per l’Istat l’effetto sui dati c’è l’ha avuto per la legge Fornero. Nel secondo trimestre, in-fatti, crescono solo gli over50(+5,8%) mentre calano i 18-34 (-2,2%) e i 35-49 (-1,1%), “anche a motivo delle mancate uscite generate dall'inasprimento dei requisiti per accedere alla pensione”. Tradotto: quegli over 50 non sono mai usciti dal mercato del lavoro." Carlo di Foggia sul FQ
Che cresce il PIL (grazie alla domanda interna) ma l'export no.
"Se in Grecia –o Cina –il so-spetto sui dati riguarda l'indi-pendenza dal potere politico di chi li fornisce, in Italia Renzista riuscendo a rendere irrilevanti i numeri come strumento di valutazione del successo di una politica pubblica. Ce nesono troppi, volutamente con-fusi (dal governo e dai giorna-li), troppo frequenti. Così tuttodiventa un'opinione. E l'opi-nione più forte è quella di chidetiene il potere."Stefano Feltri sul FQ
Sono stati bravi a spostare l'attenzione sulle tragedie di queste settimane sulle spalle degli altri: dell'emergenza profughi se ne deve far carico l'Europa, non è un problema solo nostro. Vero, certo. Ma i profughi (o clandestini, come dice Salvini) qui sbarcano e diventano un "problema" per i nostri sindaci.
Come il sindaco di Mineo che il CARA vorrebbe pure chiuderlo.
Così se l'Europa ci monita, ricordandoci che il taglio delle tasse sulla casa è contro le raccomandazioni che ci hanno fatto, noi possiamo sempre rispondere con un preoccupatevi piuttosto degli immigrati, che decidiamo noi sulle nostre tasse (come se non ci fossero gli accordi e i vincoli..). 

Dell'appalto del Cara, su cui si è interessato anche Cantone (post), del sottosegretario Castiglione che pur indagato rimane al suo posto, di quel centro per richiedenti asilo che è uno scandalo, nessuno ne parla più.
Arriva il giubileo? Tanto c'è il super prefetto Gabrielli a vigilare su Marino. Roma non si può sciogliere, metti che saltano certi equilibri.
La mucca deve magnare, diceva Buzzi. E deve continuare mangiare anche adesso.

Ieri, nel video messaggio Renzi ribadiva il refrain: le riforme servono, ora stiamo ripartendo, non siamo gli ultimi. E chi blocca le riforme, blocca il paese.
Bastano pochi decimali e parte la fiesta, la sbornia.
E tutto il resto?
La corruzione, l'evasione, le eco mafie, il clientelismo (il patto elettorale per l'NCD Castiglione, di cui parlano i verbali sul Cara di Mineo)?
Quei 15-20 miliardi che servono per tagliare le tasse (anche se l'Europa dice di no)?

Roba da gufi.

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