15 settembre 2015

La povertà in Italia

Al termine dell'intervista sull'ottimismo, il grande premier ha dato la stoccata a Rampini, che chiedeva conto delle diseguaglianze.
"C’è un salotto tendenzialmente radical chic che ritiene molto cool e smart una certa visione del mondo. Si tratta di salotti di persone benestanti secondo cui si possono combattere le disuguaglianze partendo dall’ideologia. Io invece credo che si combattano creando posti di lavoro, per me è di sinistra il Jobs Act che aumenta le tutele dei precari, non chi combatte per mantenere l’art. 18 che è un residuo del passato".
Dubito che per salotto intenda quello di Vespa. O il forum Ambrosetti.
L'articolo 18 dello statuto dei lavoratori è un articolo a tutela dei ceti deboli, per evitare le discriminazioni (velate o meno).
Non è vecchio: è una questione di diritto, oltre che di sinistra.
Come la norma nella Costituzione che vieta l'arresto dei deputati. Ed è pure più vecchia dello Statuto.
Secondo: dire che il jobs act estende le tutele è una mezza bugia. Proprio per la questione della licenziabilità.

Tirare in ballo i salotti buoni e poi chiedere il monumento a Marchionne è poi ridicolo. 
"Per la Fiat di oggi gli va fatto un monumento, non ho paura di dirlo". Saperlo prima ...

Renzi e questo governo hanno contro gli esodati, le insegnati che protestano per la riforma della scuola. I ceti deboli che si vedranno tolta l'Ici ma che dovranno anche fare i conti coi tagli ai comuni.Mentre il presidente del Consiglio non da il buon esempio e vola col jet di stato anche per viaggi non istituzionali.
Fatto quotidiano - homepage del 15-09

Repubblica - homepage del 15-09-2015
Esce oggi il rapporto sulla povertà in Italia: la notizia è questa, ma leggendo la home su Il Fatto e Repubblica si hanno percezioni diverse.
Questo governo ha fatto qualcosa: i bonus, gli 80 euro. Con una mano dava, con l'altra tagliava.
Per non parlare di quanto è stato (non) fatto in tema di evasione ed elusione.
La conclusione è questa, con buona pace dei salotti radical chic "in materia di sostegno al reddito, l'attuale esecutivo, ad oggi, non si è discostato in misura sostanziale dai suoi predecessori ed ha confermato la tradizionale disattenzione della politica italiana nei confronti delle fasce più deboli della popolazione."

E, sui numeri assoluti, il dato che dovrebbe far riflettere: i "Poveri in senso assoluto sono il 6,8% della popolazione, raddoppiati da periodo pre-crisi". 
Non è solo colpa di Renzi, ma anche di chi stava prima al governo.

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