23 ottobre 2015

La legge di stabilità è come il vento

A voler essere gufi, pessimisti e antipatriottici potremmo commentare le ultime novità della legge di stabilità (quella che doveva essere comunicata la settimana scorsa in Parlamento) dicendo che pagheremo tramite i ticket della sanità, le mense nelle scuole, le addizionali irpef, il taglio dell'Imu sulla prima casa e lo sconto sulle dimore di pregio.
Ovvero che, per consentire al presidente segretario lo slogan abbiamo abbassato le tasse, potremmo dover pagare più tasse locali.
Non male.
Forse se ne rendono conto anche i presidenti di regione, come Chiamparino che si è dimesso ma anche no in polemica con Renzi e in attesa del decreto salva Piemonte (la sua regione, dopo le sentenza della Consulta, rischia un buco da 6 miliardi). 

Che succederà alle prossime elezioni comunali, quando gli elettori presenteranno il conto al PD?
"In merito a quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, Denis Verdini e i suoi non fanno e non faranno parte del governo. Se in futuro vorranno aggiungersi con i loro voti a singoli provvedimenti della maggioranza, questo riguarda esclusivamente la libera dinamica politico-parlamentare e non la coalizione di governo" Nota di Palazzo chigi.
La base del partito è in tensione anche per l'arrivo di Verdini in maggioranza, smentito dalla nota di Palazzo che non smentisce e smentito anche dalle parole del segretario: Verdini non entra in maggioranza ma da qui fino al 2018 ..

Insomma questa legge di stabilità sarà pure col segno +, il sogno del centrodestra, di Confindustria, dei commercianti.
Ma potrebbe rischiare di spazzar via qualche elettore.

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