26 marzo 2016

Una settimana di lotta (verbale) al terrore

In una settimana abbiamo assistito all'arresto del terrorista riluttante, agli attentati a Bruxelles.
Abbiamo scoperto quanto il cuore dell'Europa sia fragile e scoperto.
Che due terroristi erano già attenzionati dalle forze dell'ordine.
Che anche dopo gli attacchi a Parigi si era detto più intelligence, più scambio di informazioni.

Abbiamo anche vissuto la storia della collaborazione di Salah, ci siamo divisi sulle lacrime della Mogherini (che è stata difesa da Storace).
Nei giorni in cui ci si divide tra innocentisti e colpevolisti sull'Islam (non possono convivere coi nostri valori, ), il responsabile politico del genocidio di Srebrenica (in cui furono trucidati migliaia di musulmani) Karadzic è stato condannato a 40 anni di carcere.

Nel frattempo, mentre altri arresti si susseguono con la scoperta di altri possibili attentati qui in Europa, in Iraq e in Siria l'Isis perde terreno, grazie alla controffensive terrestri dei curdi, dell'esercito siriano, i bombardamenti russi.
Alla fine di questa settimana dove ci siamo ritrovati tutti più deboli e impauriti, l'Egitto ci ha propinato l'ennesima bugia sulla morte di Giulio Regeni. Due mesi fa veniva prelevato nel suo appartamento, per essere torturato. E fatto ritrovare morto.
Mi chiedo se oggi, ai tempi della real politik dove a pesare sono gli accordi commerciali, dove un dittatore come Al Sisi serve come argine psicologico contro l'estremismo islamico, ce la possiamo veramente permettere la verità e la giustizia su questo nostro connazionale.
La Fallaci aveva ragione, dicono in tanti.
Aveva previsto la grande giornalista le Molenbeek d'Europa, le banlieu in Francia, lo stato vergognoso delle nostre prigioni, le moschee improvvisate, poco aperte e poco trasparenti dove si fa anche proselitismo?

Se non ci fossero state queste notizie dal mondo e dall'Europa, che ci seguiranno per altre settimane, avremmo potuto parlare della storia dell'ACEA e delle dichiarazioni della candidata sindaco Raggi.
Dell'anatocismo delle banche ripristinato (su base annuale e non mensile) dal governo.
Dal nuovo polo bancario nato dalla fusione tra Banco Popolare e BPM. Coi conseguenti rischi di perdere altri posti di lavoro (perché pagano sempre gli ultimi).
Degli arresti in Calabria di politici del Partito democratico.
Del referendum del 17 aprile, con cui i promotori del Si intendono mettere un limite alle concessioni per l'estrazione dai giacimenti in mare (ad oggi si può estrarre fino all'esaurimento del giacimento), con le inutili polemiche sui posti di lavoro (se vince il si si torna alle vecchia legge), dimenticandosi che oggi stiamo perdendo lavoro e competenze grazie all'ondivaga politica sugli incentivi alle rinnovabili.

Avremmo anche dovuto parlare del nuovo mega polo che si sta creando per l'accordo tra Vivendì eMediaset, dopo che i francesi si sono presi Telecom. Dopo il giornale della nazione, il gruppo editoriale della nazione, anche questo nuovo mega polo, per la distribuzione dei contenuti in rete.
Ecco cosa preoccupa Berlusconi ..

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