28 settembre 2016

Il ponte sullo stretto: l'intercettazione e il progetto che non c'è

A corredo delle tante notizie (basate sul nulla) relative al Ponte sullo Stretto: quella strana e imbarazzante intercettazione dove l'allora presidente di Impregilo sosteneva si sapere che Impregilo avrebbe vinto la gara per il ponte.
"La gara per il ponte sullo Stretto la vincerà Impregilo". Quando i pm di Monza hanno letto i brogliacci delle intercettazioni telefoniche sono rimasti colpiti. Il colloquio intercettato infatti si svolge tra Paolo Savona - al momento dell'intercettazione presidente di Impregilo, una delle due cordate in gara per il ponte - e Carlo Pelanda, economista e amico di Savona. Una frase che ha sollevato l'attenzione degli inquirenti anche perché al telefono Pelanda sostiene di avere saputo da Marcello Dell'Utri del probabile esito della gara per l'appalto più costoso mai assegnato in Italia. Sarebbe stato il senatore di Forza Italia a dare assicurazioni in tal senso. In effetti, il 13 ottobre la gara è stata vinta da Impregilo. 
Sul progetto vero e proprio, il servizio di Report:
Nel 2002, alla data della prima inchiesta di Report, il progetto era lì per venire.Il prof. Di Majo è uno dei pochi esperti che si è visto il progetto, dove le macchine sono disegnate al contrario. Il progetto servirà per i treni o per le auto?L'affare da 4,4 miliardi se lo è aggiudicata Impregilo “una società garantita” diceva Ciucci nel 2005.Nel 2011 Monti l'aveva messa in liquidazione, ma Eurolink (Salini e Impregilo) aperto un contenzioso con lo stato da 800 ml. Ma cosa ha fatto per chiedere i danni allo Stato?
Stefania Rimini ha visto cosa ha fatto la società stretto di Messina: nessun progetto esecutivo, solo rendering e progetti su carta.Di opere realizzate c'è solo una galleria propedeutica al ponte, la variante di Cannitello, che è la prima pietra di Berlusconi, per un costo da 26 ml circa: non vale il prezzo della penale, su un progetto da miliardi.
Ciucci nel 2005 aveva garantito che non ci sarebbero state penali, ma poi nel 2009 firma un atto dove queste vengono fuori, anche in questa fase non esecutiva.O Eurolink chiede troppo o gli viene permesso di chiedere troppo: ma a queste società fa comodo dire che conviene costruire (per uno costo dello stato stimato in 1,5 miliardi) piuttosto che pagare le penali per non fare niente.Ci possiamo fidare delle stime di salini?I soldi pubblici (1,5 miliardi) al momento non ci sono, non li ha messi nemmeno Berlusconi: il finanziamento del ponte è sempre stato un bluff, ma abbiamo mantenuto i dipendenti della società del ponte, per non fare niente.
Il progetto esecutivo al momento non risolve i problemi ambientali, il problema di dove mettere i terreni di scavo, in una zona a rischio sismico. A Messina non hanno avuto l'acqua per settimane, da dove si prenderebbe l'acqua per il ponte?Perché non si investono soldi nel dissesto idrogeologico?Perché non si risolve il problema delle ferrovie in Sicilia, dove non ci sono treni veloci e il 30% è a gasolio e il 23% è a binario unico.
Il traffico dei treni è crollato sullo stretto, c'è solo un treno che arriva a Milano, dopo 22 ore.E ora, se dovessimo pagare, chi ci mette i soldi?Forse Salini usa le penali come pressione sul governo, per farsi dare altri incarichi?

Ecco, ora che abbiamo qualche argomento in più possiamo anche parlare.
Dei posti di lavoro, dei costi, delle linee ferroviarie a binario unico, del fatto che ora ci penserà Renzi a cacciare i ladri (come chiedeva di fare alla Raggi sulle Olimpiadi).

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