27 ottobre 2016

Gli sponsor della guerra (e la memoria breve di alcuni giornalisti)

"Colin Powell tifa Clinton" titola Il giornale, in un articolo che occupa la testa della home page.

"Sponsor della guerra in Iraq, ora vuole Hillary presidente": non sfugge nulla al giornalista.
Eccetto il fatto che anche l'allora presidente del Consiglio, nonché proprietario del quotidiano, fosse favorevole alla guerra .
E che parte delle prove false, per rafforzare la tesi delle armi di distrazioni di massa gliele ha fornite proprio il Sismi di Pollari.

Lo aveva raccontato Giuseppe D'Avanzo su Repubblica nel 2005, poi ripubblicati nel libro "Inchiesta sul potere"
Il Nigergate 24 ottobre 2005 Così il Sismi consegnò alla Cia il falso dossier sull'uranio 24 ottobre 2005 “Pollari andò alla Casa Bianca per offrire la sua verità sull'Iraq” 26 ottobre 2005 Nigergate, i silenzi italiani che permisero il Grande Inganno 
Il Nigergate: la “smoking gun” che ha permesso l'inizio della guerra in Iraq è in realtà una bufala. Organizzata dentro quel sottobosco nei nostri servizi segreti militari (l'ex Sismi), di cui il direttore Pollari nulla ha visto e nulla sapeva. Falso l'acquisto di yellowcake dal Niger, falsa la notizia sui tubi scambiati per pezzi delle centrifughe per produrre uranio. Anche questo lo ha rivelato, al solito modo fornendo date, nomi, luoghi in modo dettagliato e preciso, D'Avanzo. Come ha anche messo nero su bianco la volontà del nostro esecutivo nel volersi mettere in mostra nei confronti dell'alleato americano, che cercava ostinatamente un pretesto per attaccare Saddam. Link: sourcewatch “La repubblica expose”
Non tutti i candidati sono uguali e nemmeno i giornalisti (specie quelli con la memoria breve).

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