04 ottobre 2016

Pari e patta (e i rifiuti)?

Il presidente del Consiglio Renzi: “La svolta grillina a Roma? I rifiuti in mano a quelli coinvolti con Mafia Capitale”.
La risposta del sindaco di Roma (che fino ad oggi ha difeso il suo assessore Muraro nonostante la bugia sulle indagini sul suo conto): “Affari con Mafia Capitale? Mica siamo il Pd – scriveva Raggi su Twitter – i cittadini sanno che quel sistema l’hanno creato loro. Noi lo combattiamo”. 

E' finita con un 1 a 1: una querela per parte, Muraro contro Renzi e PD (per mano del tesoriere Bonifazi) contro Raggi.
Come finirà non è dato sapere.
Quello che è certo sono i rapporti dell'ex consulente Muraro (oggi assessore) con personaggi come Fiscon e Panzironi.
Come altrettanto certi sono i finanziamenti a destra e sinistra di Buzzi, quello della coop rossa al centro dell'inchiesta Mafia capitale.
Finanziamenti finiti anche per la cena di Renzi.

In uno dei filoni dell'inchiesta è indagato anche il sottosegretario Castiglione, del partito di Alfano.
Ancora al suo posto perché siamo garantisti (e forse perché il suo partito è strategico per il governo). 

Detto ciò, ancora stiamo aspettando una discontinuità sulla gestione del rifiuti: ci vorranno mesi, probabilmente.
Mesi che potrebbero essere meglio impegnati se si lavorasse di più, lasciando da parte beghe interne, polemiche sterili (da ambo le parti).
Tanto, come dicono i politici in questi casi, siamo sereni e aspettiamo la magistratura, no?

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