15 maggio 2017

Ramazze e spazzini

Maroni cavalcò la sua campagna per la segreteria della Lega a colpi di ramazza, dopo le inchieste sui soldi della Lega finiti girati alla "family" Bossi, sui diamanti di Belsito etc etc..
Ai tempi della nevicata su Roma, l'ex sindaco Alemanno si fece fotografare con la pala in mano, a mo di esempio per la cittadinanza.
Le ramazze (e non le pale, data la stagione) sono tornate di moda ieri quando, nelle mani dei volontari del PD hanno ripulito Roma.
Tutto fa brodo quando serve ripulire un'immagine (e anche rifiuti o altro) sporcata da inchieste.

Che poi tutto questo abbia poco di utile per la città, poco conta.
Ieri il segretario leader nemmeno era in maglietta: la mattina c'è stato il tempo di un selfie, il pomeriggio era già in televisione per lanciare il suo verbo.
La commissione di inchiesta sulle banche, il possibile conflitto di interessi per Etruria, l'ex ministra che aveva detto di non essersi interessata della banca del padre, il caso Consip..
E, poi tutto il resto: la gestione di Alitalia, dei crediti deteriorati delle banche, l'ennesima inchiesta che rivela quanto lunghe siano le mani della mafia (al nord e al sud)...

Volevano pulire Roma? E perché fermarsi alla capitale allora? Perché non ripulire Taranto dai veleni dell'Ilva? Perché non liberare dalle macerie Ussita, Amatrice e gli altri comuni colpiti dal terremoto? 

Se bastasse una ramazza a spazzar via tutto lo sporco, staremmo freschi.

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