21 settembre 2017

Chi ha bisogno di te di Elisabetta Bucciarelli


Per cominciare, due poesie (è sempre tempo per leggere una poesia)

Mi piace pensare 
che lo abbiamo solo nascosto 
il nostro amore, 
messo nella terra come un seme, 
e forse altri lo vedranno spuntare; 
è bellissimo un amore 
che sopravvive ai suoi amanti. 
Franco Arminio - 

Per ogni amore che muore 
bisogna piantare dei semi 
di cicoria, di girasole, di viola, 
nel primo vaso libero 
nel primo angolo di terra.
Non ha un senso non serve a nulla 
se non a tenere un po’ di bellezza 
nel mondo, di quella bellezza 
senza sintomo, indolore.
Mentre nella pelle rimangono 
impronte, sapori, odori. 
Anna Toscano (Treviso, 1970) da Doso la polvere (La Vita Felice, 2012)

Messa temporaneamente da parte l'ispettrice Dolores Vergani, Elisabetta Bucciarelli prosegue nel suo racconto sui sentimenti e sui rapporti tra le persone.
Ne La resistenza del maschioparlava dell'uomo che fugge (dalle relazioni, da un rapporto maturo), uomini i cui stereotipi (più o meno reali) erano raccolti ne “L'uomo nero”.
Tutti romanzi raccontati da un punto di vista femminile: succede lo stesso in “Chi ha bisogno di te”, un racconto su un'educazione sentimentale di una ragazza diciassettenne, Meri.
Perdere la testa 
Vorrei innamorarmi. Perdere la testa. Dicono che si smetta di dormire, che passi l'appetito. Si dimagrisce senza nemmeno accorgersi ..

Il romanzo che vi troverete a sfogliare è la storia di una educazione sentimentale, Meri, un'adolescente “anomala”: anomala perché non è una ribelle, non veste in modo stravagante anzi, va bene a scuola e fa pure sport in una squadra di pallamano.
Anomala è anche la forma scelta dall'autrice : seguiremo la vita di Meri, a casa, a scuola, con l'amica Sara, attraverso i suoi pensieri, pochissime le parole, rari i dialoghi.

Poche le parole con la madre, che nel libro si chiama Mamma, con cui spesso comunica solo attraverso i testi delle canzoni dei suoi gruppi preferiti, come i Queen.
Tie your mother down 
Comunque se osservo da fuori non mi pare che l'amore sia questa gran cosa. Passare da uno stato di totale mancanza di controllo a una depressione con tragedia finale. Perché si sa che poi finisce tutto .. 
C'è tutto quello che serve per farsi un'idea, mi aveva detto, poi era partita facendomi ascoltare Tie your mother down. 
In realtà da quando sono nata, lei mi spiega la vita con i testi delle canzoni. Niente parabole, sermoni, menate, sparisce nel suo studio, sceglie una musica e me la fa ascoltare, vinile o CD, Ipod, youtube, dipende.

Meno ancora quelle scambiate col padre, separato dalla madre, dopo un episodio dell'infanzia di Meri che ha segnato, anche fisicamente, le loro vite.

Meri vive l'amore con un sentimento ambiguo: ha voglia di innamorarsi ma vive anche quel senso di paura perché è come un salto nel buio.
Finché un giorno nella sua vita spunta l'imprevisto: qualcuno che le lascia nella giacca un biglietto, con sopra la scritta: “A king of magic”.
Il titolo di una famosa canzone dei Queen.

La comunicazione tra lei il ragazzo non avviene, come per la maggior parte dei coetanei, con messaggi e chat, ma coi con questi biglietti, scritti a mano, con una penna a punta fine: una riconquista della fisicità dei rapporti in un mondo dove non scrive più nessuno.
E dove la memoria, i ricordi, i sentimenti, sono un qualcosa di breve durata.

Non è così per la madre, che trasforma ogni “amore” (nuovo o abbandonato) in una pianta
Nonostante l'età 
Per esempio la faccenda dei semi. Oggi ne sta piantando uno e non saprò mai il perché finché lei non avrà voglia di dirmelo. Pianta un seme ogni volta che deve entrare in una casa nuova e ogni volta che ne lascia una dove è stata per qualche tempo. Interra i semi anche quando nasce o muore qualcuno e sempre quando finisce una relazione di qualsiasi tipo.

Come dice la poesia di Anna Toscano, per far crescere la bellezza nel mondo, non bisogna buttar via nulla delle emozioni che viviamo ogni giorno.
Anche un amore abbandonato dove diventare un seme che dentro, ha la potenza di far cresce una vita, anche se in sembianza di fiore o albero

Fiori a sorpresa.
Ho sempre pensato che i semi fossero anche questo. L'idea in potenza di un girasole, il profumo di un mughetto, il colore di una campanula viola. Davide si meritava un premio che, nella mia scala dei doni, è quello più importante. Una specie di vicinanza ..

Semi per un amore nuovo, semi per amore che non c'è più.
Ho bisogno solo di pochi secondi per capire con chiarezza come mai dopo l'incendio abbia piantato due semi di faggio. Quel giorno, lei ha deciso che doveva invasare una fine doppia, celebrare due conclusioni: quella con Papà e quella mia con Davide.

Come quello tra Mamma e papà, a seguito di un incidente mentre erano in vacanza, che le ha lasciato dei segni sul corpo, non solo nella memoria.
Un'ustione sulla mano.
La capacità di sentire i rumori.
Casa 
Mi capita a volte, di avere delle interferenza di olfatto. Zia dice che l'udito e l'olfatto sono strettamente collegati. I cliente che cercano le case sentono prima gli odori, poi guardano gli spazi e infine percepiscono i suoni, ma se li educhi, già alla seconda visita, l'ordine si inverte e a volte chiudono gli occhi e iniziano a immaginare.

Tra un biglietto e l'altro, il ronzio degli insetti, le canzoni di Freddie Mercury (che aveva lasciato scritto “Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni che scrivo esprimano le mie sensazioni e i miei sentimenti”), tutti i personaggi incontrati diventeranno meno sfumati.
Vedremo crescere dentro Meri un sentimento che, sì, si può chiamare amore: l'attesa del prossimo messaggio, la curiosità nel capire chi è l'anonimo interlocutore, il doversi confidare con l'amica.
Conosceremo meglio anche tutti i perché rimasti in sospeso della sua storia passata: perché il padre quel giorno l'ha lasciata sola di fronte ad un pericolo.
Torniamo, in questo romanzo, all'uomo che scappa, alle paure che non si comunicano per il timore di non essere perdonati..
La domanda sbagliata 
Ecco che bussa un'altra domanda sbagliata, è pronta per uscire: Perché hai avuto paura proprio mentre io bruciavo? In alternativa. Di cosa avevi paura? Oppure una più semplice: Ma perché sei scappato?

Cosa insegna questo libro, una volta arrivati alla fine?
Che ci sono tante forme d'amore, che non sempre questo dipende da noi ma dalle persone che abbiamo accanto, dall'imprevedibilità dell'esistenza.
Che ogni storia d'amore ha dentro qualcosa che merita di essere ricordato e che, alla fine, tutto questo ci identifica, ci dice chi siamo.
Il prezzo 
Non importa mai di chi sia la colpa, Meri, ricordatelo. 
Una volta arrivato, l'amore non passa quando vuoi tu, resta anche dopo, per un tempo che non si sa. Resta anche per un padre che pensi ti abbia abbandonata e per una madre che sta sottraendoti la felicità

L'intervista all'autrice su Letteratura.rai

La scheda del libro sul sito di Skira.

I link per ordinare il libro su Ibs e Amazon

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